Giornata decisiva per Palazzo Zanca, il destino appeso alla tassa sui rifiuti

Quella di oggi sarà una giornata clou per le sorti della città. Sul filo del rasoio, come accade ormai da tempo, a Palazzo Zanca si dovranno concentrare energie e risorse per chiudere una delle questioni che in questi giorni ha tenuto con il fiato sospeso i cittadini: la Tares. Non si potrà uscire dall’aula del Consiglio se non prima si voterà la nuova tassa sui rifiuti, e se fino a due giorni fa sembrava ormai scontata l’introduzione della Tares, nelle ultime 24 ore è stato detto tutto e il contrario di tutto. La certezza è sicuramente una: si dovrà decidere e votare. Dalla Tares dipende infatti il destino del bilancio di previsione 2013 che la giunta ha approvato e trasmesso ieri, anche questo all’ultimo secondo utile, alla Presidente Emilia Barrile che ha inserito il documento tra i punti all’ordine del giorno. La voce “tassa sui rifiuti” è infatti una delle principali su cui quel bilancio è stato impostato e senza l’approvazione sarebbe praticamente immediata la dichiarazione di dissesto. Senza tralasciare un altro dettaglio di non poco conto: il previsionale dev’essere almeno incardinato oggi, ultimo giorno utile previsto dalla legge, altrimenti il Consiglio comunale decadrà.

Lo scorso 12 novembre l’aula aveva approvato il regolamento della nuova Tares, dunque la strada sembrava ormai segnata. Il piano tariffario, presentato dall’amministrazione solo pochi giorni fa, aveva però sollevato troppi dubbi nei consiglieri, soprattutto riguardo ad alcune fasce di cittadini e commercianti che risultavano più penalizzate di altre dai criteri della Tares.

Così giovedì sera il dietrofront (vedi articolo correlato). Alcuni capigruppo e consiglieri, insieme al segretario Antonio Le Donne e all’assessore Daniele Ialacqua avevano studiato il modo per trasformare la Tares in Tares semplificata, così ieri a Palazzo Zanca l’intera giornata è stata dedicata esclusivamente a capire in che modo cambiare tutte le carte in tavola nelle poche ore rimaste a disposizione. Un’infinita seduta straordinaria della I Commissione Bilancio ha riunito in aula consiglieri, segretario generale, gli assessori Signorino e Ialacqua, il Collegio dei Revisori dei Conti, il dirigente del Dipartimento Tributi Romolo Dell’Acqua. Durante le lunghissime ore di confronto si sono nuovamente messe sul piatto tutte le strade percorribili, è stata illustrata la nuova possibilità di adozione della “semplificata”, che in realtà poteva esser presa in considerazione già prima dell’approvazione del regolamento, è stato chiarito l’iter che si potrà seguire per modificare tutto in tempo utile. L’unico dubbio, alla fine, era rimasto legato alla reale possibilità di produrre tutta la documentazione necessaria per trasmettere gli atti alla Presidenza in tempo per inserirli tra i punti all’ordine del giorno. La seduta del Consiglio Comunale era infatti stata fissata alle 15 di oggi, ma posticipata in corso d’opera alle 18 proprio per portare in aula quegli atti che sono riusciti a vedere la luce in extremis.

L’amministrazione presenterà un emendamento per inserire nel regolamento già approvato un nuovo comma, il numero 6, all’articolo 37 “norme transitorie e finali” che concede al Consiglio Comunale la possibilità di optare per l’anno 2013 per l’applicazione del regime della Tares semplificata. Attraverso questa modifica la scelta potrà essere fatta in sede di approvazione del piano tariffario, all’ordine del giorno di oggi, e in questo modo i costi del servizio e le tariffe saranno determinate sulla base dei criteri adottati nel 2012 in regime Tarsu. Così verranno a cadere alcuni articoli del vecchio regolamento che contenevano i principi della nuova Tares, in particolare per quanto riguarda la determinazione delle tariffe. Intanto sparisce la quota variabile. Per le utenze domestiche verrà considerato solo il numero dei metri quadri e non più quello dei componenti del nucleo familiare. Costo a metro quadro stimato: 4,10 euro. Per le utenze non domestiche invece non ci sarà più l’obbligo di rifarsi alla tabella ministeriale della ripartizione delle categorie che aveva effettivamente fatto schizzare alle stelle le tariffe per alcuni commercianti. Anche con la semplificata si dovrà comunque coprire il costo totale del servizio, 44,4 milioni di euro, così però si ipotizza di rendere la divisione del tributo più equa secondo il principio “aumenti sì, ma per tutti”.

Le riduzioni per chi differenzia, sempre a consuntivo, sono previste anche dalla semplificata ma cambiano anche qui i criteri. Ogni Kg di rifiuto differenziato portato alle isole ecologiche avrà un valore di 0,50 centesimi, fino ad un tetto massimo di sconto del 30% sulla tariffa dovuta. Per chi ha avviato il compostaggio domestico riduzione del 20%, per i commercianti che utilizzano il porta a porta invece 15%.

L’altro provvedimento che l’amministrazione dovrà presentare riguarda il piano tariffario. Quello che oggi è già all’ordine del giorno si riferisce alla Tares originale, dunque si inserirà la possibilità di rifarsi alle nuove modifiche.

Tutto questo dovrà poi essere approvato. Il gruppo del Megafono ha già annunciato che qualsiasi strada contempli la Tares non troverà il suo appoggio perché la loro proposta era di restare alla Tarsu e coprire la parte dei costi mancante, circa 13 milioni, tramite la fiscalità generale. Ipotesi che però anche ieri ha trovato il no dell’assessore Signorino e dei revisori dei conti che già nei giorni scorsi si erano espressi. Gli altri gruppi dovrebbero invece essere tutti d’accorso, tranne Nina Lo Presti di Cambiamo Messina dal Basso che fu l’unica a votare contro il regolamento.

Se nel frattempo si dovesse cambiare di nuovo idea, se dovesse saltare fuori un nuovo cavillo o problema, c’è anche un piano di “emergenza”. Considerato che ormai la Tares è stata introdotta, si passerebbe all’approvazione delle tariffe così come sono ma aggiungendo delle modifiche per rendere più “leggera” la tassa per le famiglie che vivono in condizioni disagiate certificate dal Dipartimento servizi sociali. Come aveva spiegato già nei giorni scorsi il capogruppo Udc Mario Rizzo, per aiutare queste persone si userebbe una parte del “fondo di svalutazione crediti” fissato in 2 milioni di euro e inserito nel piano finanziario per la gestione rifiuti. Un fondo previsto per ammortizzare il rischio di mancata riscossione che il Ministero prevede debba ammontare allo 0,5% del totale complessivo tariffario, nel nostro caso circa 500mila euro, ma che l’amministrazione aveva preferito fissare a 2 milioni di euro.

L’intenzione però, almeno fino a ieri, è sembrata quella di optare per la Tares semplificata. Oggi si deciderà tutto. Alle 10 c’è Commissione Bilancio, ma soprattutto dalle 18 Consiglio Comunale.

Francesca Stornante