Politiche,al via la presentazione delle liste. Ecco i primi nomi

E’ iniziato questa mattina alle 8 il via libera alla presentazione delle liste per le Politiche del 24 e 25 febbraio. Potevano essere presentate fino alle 20 di oggi e poi domani dalle 8 alle 20. Chi, come il M5S, il Pd, l’Udc, Sel, ha chiuso da tempo le liste ha presentato in giornata gli elenchi, ma ad esempio in casa Pdl e nel variegato mondo ex Mpa, transfughi da Grande Sud, area moderata di varia provenienza, avrà bisogno di tutta la notte per far quadrare i conti. Le liste devono essere presentate presso le cancellerie delle Corti d’Appello del Tribunale di Palermo per Camera 1 Sicilia Occidentale e Senato e del Tribunale di Catania per Camera 2 Sicilia Orientale (il Collegio nel quale rientra Messina).

Primi a presentarsi a Catania sono stati gli esponenti del M5S, seguiti dai delegati della Lista Civica Monti. Per i grillini la capolista è Giulia Grillo, medico legale di Catania. I messinesi in posizione “appetibile” sono Francesco D’Uva (quinto) e Alessio Villarosa (settimo). Al Senato per il Movimento 5 Stelle corre il messinese Leonardo Russo (decimo).

La Lista Civica Monti è guidata in Sicilia Orientale dall’ex assessore regionale Andrea Vecchio, seguito dal sindaco di Siracusa Roberto Visentin.

Puntuali anche gli esponenti di Sel, Sinistra ecologia e libertà. Alla Camera in pole position c’è la messinese Sofia Martino (seconda subito dopo Laura Boldrini che è capolista anche in Sicilia Occidentale), seguita da Salvatore Chiofalo. Al Senato Sel schiera Andrea Carbone (quarto) e Memi Costa (quinta).

Giochi fatti nel Pd dopo le primarie e dopo il no ai cosiddetti “impresentabili” che ha portato all’esclusione in Sicilia dei due signori delle tessere Vladimiro Crisafulli e Antonio Papania, causando un terremoto nell’isola. Il partito ha invece dato il via libera agli altri due che erano stati messi in discussione: Genovese e Capodicasa. Liste quindi presentate regolarmente oggi. I messinesi in posizioni rilevanti, lo ricordiamo sono: Francantonio Genovese (terzo) e Maria Tindara Gullo per la Camera, mentre al Senato Liliana Modica.

Passiamo all’Udc che ha visto Gianpiero D’Alia (segretario regionale del partito) capolista in entrambi i collegi, Sicilia Occidentale e Sicilia Orientale. Subito dopo D’Alia in Sicilia 2 c’è l’ex Mpa Giovanni Pistorio. In lista ci sono anche Giorgio Muscolino e Matteo Francilia. Tra le donne, la new entry in casa Udc Daniela Bruno (ottava). Come da accordi i centristi hanno presentato liste per la Camera ma sono confluiti nel listone unico con Monti e Fli al Senato, che in Sicilia è guidato da Pierferdinando Casini. Secondo del listone (dopo la non candidatura di Naro) è Saro Sidoti, che a conti fatti, risulterà il primo eletto perché Casini opterà altrove.

Restando al Senato c’è un altro capolista messinese, ed è il commercialista Francesco La Fauci, che guida la lista di Mir-Samorì.

Liste presentate anche per Fli, Futuro e Libertà alla Camera: capolista Gianfranco Fini, secondo il messinese Carmelo Briguglio. In lista risultano anche Nello Pergolizzi, Enzo Calabrò, non c’è Giuseppe Trischitta ma la moglie, Annalisa Villari.

Per La Fiamma corre Salvatore Piconese, per il Partito dei comunisti Giacomo Di Leo.

Ci sono altre 24 ore per gli altri partiti che mancano all’appello perché alle prese con il nodo “impresentabili” o perché impelagati negli ultimi dettagli.

Nel caso di Rivoluzione Civile, di Antonio Ingroia, le liste sono pronte, e ad esempio Salvatore Mammola è in buona posizione al Senato. Nella lista del Megafono al Senato Antonio Presti è secondo.

Ma ci sono ancora molti movimenti che porteranno ad alcuni accorgimenti ed accordi tra le forze in campo.

In casa Pdl ad esempio, le indicazioni di Berlusconi in merito a chi non poteva più candidarsi dopo 15 anni di carriera nonché il veto agli “impresentabili” ha portato in Sicilia al no a Marcello Dell’Utri, che alla fine ha fatto un passo indietro, ed alla mancata candidatura di Mimmo Nania. Confermati con deroga, in Sicilia Orientale Antonio Martino e Stefania Prestigiacomo. Fino a questo momento sembrano restare fuori i “naniani”, che puntavano a schierare Buzzanca o Formica. Chi invece è stato premiato per l’impegno in questo suo primo mandato, è Enzo Garofalo, che eletto nel 2008 grazie allo scorrimento della lista, nonostante fosse in posizione non proprio idilliaca, si è guadagnato sul campo la candidatura al sesto posto, che comporterà un secondo mandato. C’è ancora tutta la notte di mezzo ma non dovrebbero esserci clamorosi colpi di scena. Nel Grande Sud in campo non ci sarà Francesco Stagno D’Alcontres, che probabilmente sta facendo un pensierino per Palazzo Zanca, mentre i fuoriusciti Bufardeci, Cimino e Savona hanno dirottato forze e voti sul Pd ( anche se voci indiscrete dicono che quest’ultimo stia ipotizzando altri movimenti). Si attende la lista del Centro democratico di Tabacci, nella quale è confluito Carmelo Lo Monte. Pare che nel Centro democratico stia per arrivare anche Pippo Corvaja, con truppe al seguito. Sempre le solite voci maligne parlano di un “accordo” di parte del Centro democratico per votare al Senato la lista Crocetta Il Megafono, anche perché, dopo le Politiche ci saranno le amministrative ed il rimpasto in giunta regionale, quindi la primavera porterà aria di cambiamenti. Movimenti questi che riguarderanno il gruppo Beppe Picciolo che non ha gradito l’alleanza di Lombardo con Berlusconi ed ha presentato le pratiche di divorzio dal PdS, iniziando a guardare con interesse all’Ars il Movimento per il Territorio, del quale fa parte il deputato regionale messinese Marcello Greco. Il Movimento per il Territorio ha dichiarato nei giorni scorsi ufficialmente l’appoggio alla lista Megafono, pertanto, poiché la matematica non è un’opinione e poiché la politica si fa anche con i voti, subito dopo le Politiche alla Regione cambieranno molte cose. Ed anche nei Comuni che andranno alle amministrative.

Rosaria Brancato