Trovato l’accordo tra i lavoratori del porto di Milazzo e la Comet

I rappresentanti che escono dagli uffici del comune di Milazzo portano speranza e buonumore ai lavoratori portuali ex “Garibaldi”. Al termine di una trattativa durata oltre 2 ore e mezza è la possibilità di essere nuovamente impiegati nel porto milazzese la vera vittoria degli operai. Ma la vertenza, come sempre, è più complessa di quel che appare.

La vicenda
Qualche mese fa la compagnia portuale “G. Garibaldi”, fino ad allora assegnataria della gestione dei lavori all’interno del porto della città mamertina, perde la sua concessione a causa della crisi economica. I lavoratori, una trentina in tutto, si dividono: 23 danno vita a una cooperativa, nella speranza di ottenere essi stessi l’appalto per la gestione dello scalo, come prevede l’art. 17 della legge 84/94; gli altri 7 si dissociano e vanno per la loro strada.

Ma il bando di gara tarda ad essere emesso dall’autorità portuale; nel frattempo, a svolgere i lavori di gestione è una ditta messinese, la Comet dell’imprenditore Ivo Blandina, attuale presidente di Confindustria Messina. E gli ex Garibaldi, senza stipendio da 5 mesi e senza la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali, non ci stanno a guardare i ”furisteri” che lavorano nel luogo che ha dato loro da vivere per 20 anni. Così, nella mattinata di martedì 14 aprile, scatta l’occupazione dello scalo volta ad impedire a una nave, carica di blumi destinati alle acciaierie Duferdofin, la possibilità di scaricare le merci.

Una prova di forza che, seppur rientrata dopo l’intervento della capitaneria di porto e della polizia, ha raggiunto i suoi scopi. La cooperativa ha ottenuto la convocazione di un incontro svoltosi oggi pomeriggio, che ha visto tra gli altri la partecipazione del sindaco Pino, dello stesso Blandina e del comandante della capitaneria di porto milazzese Lo Presti. A rappresentare i lavoratori il presidente della cooperativa, Pasquale Maisano, e il portavoce Vittorio Cusumano, oltre ai rappresentanti della FIM/CISL.

L’accordo prevede l’impiego, per il tempo necessario alla pubblicazione del bando di gara, dei lavoratori della cooperativa, in base alle necessità gestionali; la Comet fornirà soltanto 5 maestranze specializzate, come previsto dalla legge: si tratterà di un caposquadra, un gruista, un mulettista, un cateniere e un addetto al controllo delle stive. Una soluzione che permetterebbe ai 22 operai di accedere agli ammortizzatori sociali e di mantenersi all’interno del “loro” porto. Con una speranza: Blandina pare aver dichiarato di non essere interessato alla gestione del porto; una scelta che spianerebbe la strada all’aggiudicazione dei lavori da parte della cooperativa. Ma che lascia con qualche sospetto i meno ottimisti, preoccupati dalla possibilità che, dietro i recenti sviluppi, si nasconda un bluff.

Intanto, l’incontro di oggi è stato verbalizzato e firmato da tutti i presenti, e una copia verrà inviata al prefetto. Un atto importante, che si aggiunge ad un’altra speranza: tra domani e lunedì è infatti prevista l’erogazione di alcune mensilità da parte della compagnia Garibaldi. Una boccata d’ossigeno per gli operai e le loro famiglie. I tempi previsti per la pubblicazione del bando si aggirano sui tre/quattro mesi. L’epilogo della vertenza arriverà solo il giorno dopo l’assegnazione.

Giovanni Passalacqua