36 posti a rischio. I lavoratori di Terminal Tremestieri “occupano” l’aula consiliare

Prima in conferenza stampa, poi in aula consiliare per rivendicare il proprio diritto al lavoro. E’ stata una mattinata agitata quella di oggi a palazzo Zanca, con i lavoratori di Terminal Tremestieri. Hanno urlato la propria rabbia contro il nuovo bando di gestione del porto di Tremestieri, che non prevede una clausola di salvaguardia per i loro posti di lavoro. Clausola illegittima e dunque impossibile secondo l’Ufficio Legale dell’Autorità Portuale, di parere opposto rispetto a quello dei sindacati. “Non c’è nessuna legge che la vieti – afferma Guglielmo Pellegrino, di Ugl Mare -, ma si tratta solo di una scelta per rendere più appetibile il bando. Quando la prima volta è andato deserto, l’Autorità Portuale ha ignorato l’allarme preventivo lanciato dall’Antitrust, adesso invece si preoccupa, sulla nostra pelle, che la gara non vada nuovamente deserta. E così si rischia di perdere il patrimonio di competenze di 36 persone che conoscono bene il lavoro rispetto ad altri che potrebbero arrivare da fuori città senza alcuna esperienza specifica”.

Fast Confsal e Ugl Mare sottolineano che in altre regioni italiane la clausola di salvaguardia è stata applicata, con parere favorevole del Consiglio di Stato, facendo riferimento anche alla legge numero 92 del 28 giugno 2012 e chiedendo di inserire un punteggio vincolante per l’assunzione dei lavoratori.

Accuse non solo all’Autorità Portuale ma anche al sindaco Accorinti, che “si è preoccupato di fermare pochi tir al molo Norimberga – riprende Pellegrino – ma non si preoccupa dei lavoratori del porto di Tremestieri, l’unica infrastruttura che può fronteggiare l’emergenza tir”. Infrastruttura che è chiusa da ben due mesi e mezzo, mentre il dragaggio, tra mille traversie, è ancora in corso. La riapertura potrebbe avvenire nel corso della prossima settimana. “Se i nostri appelli dovessero essere ancora ignorati – conclude il rappresentante di Ugl Mare – valuteremo le azioni da intraprendere al momento in cui l’approdo tornerà in funzione, visto che senza di noi non può funzionare”.

Nel frattempo, i lavoratori hanno incassato la solidarietà del Consiglio comunale, i cui rappresentanti si sono detti disponibili ad aprire un tavolo di supporto. Fast Confsal e Ugl Mare hanno occupato la tribunetta sopra l’aula consiliare, chiedendo aiuto a gran voce ed esponendo striscioni, ritirati solo dopo le dichiarazioni "tranquillizzanti" da parte dei consiglieri e dell'assessore Sergio De Cola, che ha lanciato la proposta di redigere un atto di indirizzo congiunto, tra amministrazione e consiglio comunale, nei confronti dell'Autorità Portuale, per chiedere la tutela dei lavoratori.