Vigilanza venatoria. La Fp Cgil “richiama” la Città Metropolitana

Meno di un mese fa la Fp Cgil aveva chiesto l’attivazione di un tavolo tecnico per sbloccare l'affidamento del servizio di vigilanza del patrimonio naturale e venatorio da parte della Città Metropolitana. Ora il sindacato sottolinea "l’assoluta inerzia dell’Amministrazione nonostante il particolare contesto di emergenza che interessa l’intero territorio provinciale e la grave situazione dei 30 lavoratori che ormai sono allo stremo delle forze".

"Il silenzio assordante – dichiara Francesco Fucile, segretario provinciale della Fp Cgil – da parte degli uffici dell’Amministrazione, nonostante le rassicurazioni ricevute durante l’incontro con il sindaco metropolitano, e la recentissima approvazione da parte dell’Ars di una norma che elimina ogni dubbio tecnico sulla vicenda e stanzia ulteriori somme a disposizione della Citta’ Metropolitana di Messina per la vigilanza venatoria, chiarisce inequivocabilmente che meri ritardi burocratici hanno messo in ginocchio 30 famiglie e tolto alla cittadinanza intera la possibilita’ di fruire di un servizio di assoluta rilevanza sociale. Richiamiamo la Città Metropolitana alle proprie responsabilità. I lavoratori e i cittadini attendono una risposta precisa che sia in grado di rispondere ai bisogni dei lavoratori che da tempo svolgono egregiamente il loro compito ed ai bisogni dei cittadini per quella richiesta di tutela e controllo del territorio che spesso la pubblica amministrazione non ha saputo garantire".

La Fp Cgil diffida la Città Metropolitana di Messina per l’immediata attivazione del procedimento di affidamento del servizio di vigilanza patrimonio naturale e venatorio e sollecita alla Prefettura un tavolo di confronto. Se entro dieci giorni non arriveranno risposte, il sindacato procederà a tutelare i lavoratori nelle sedi opportune e programmerà azioni di protesta continuative che possano far uscire la vertenza dallo stallo.