L’Orsa conferma lo stato di agitazione dei lavoratori e prepara lo sciopero

L'Orsa prepara lo sciopero per protestare contro la cattiva gestione del traghettamento pubblico nello Stretto. In una nota ai vertici di Rfi, al Prefetto Trotta e alla Commissione di garanzia, il sindacato annuncia, infatti, lo stato di agitazione dei lavoratori e parla di una «gestione “dilettantistica”, che mette in discussione finanche il diritto alla continuità territoriale da garantire all’utenza».

Secondo l’Orsa siamo di fronte al« momento più basso della storia delle Navi traghetto ferroviarie dello Stretto» ed il perché è presto spiegato: «la dismissione di unità navali operate dall’attuale dirigenza non ha precedenti, la presenza delle navi RFI è stata ridotta ai mini termini a dispetto dei proclami di rilancio che l’azienda da in pasto alla stampa».

Il sindacato allude alla inaugurazione «in pompa magna» della Nave MESSINA, in occasione della quale i vertici di Rfi hanno pubblicamente scartato ipotesi di dismissione ed annunciato il rilancio del traghettamento nelle acque dello Stretto (vedi correlato). Promesse o meglio proclami che non convincono l’Orsa, che ha una posizione molto critica anche sul servizio offerto dalla nuova nave Messina. «In realtà – sottolinea nella nota – effettua ancora servizio parziale con soli due equipaggi in luogo dei cinque che dovrebbero garantire il servizio h24, nonostante gli esuberi di personale dichiarati dall’azienda si è verificato il paradosso per cui la farraginosa organizzazione del lavoro e della formazione non ha consentito di “familiarizzare” il personale necessario per l’utilizzo totale della nave nel periodo più produttivo dell’anno. In buona sostanza – continua il sindacato – si è concretizzato il controsenso che vede lavoratori utilizzati impropriamente in sovrannumero in altre attività mentre si registra la carenza di equipaggi formati per la conduzione della Nave MESSINA».

L’Orsa non “risparmia” critiche a Rfi neanche per la gestione della Nave VILLA, che «giace parcheggiata nel dimenticatoio dei lavori e il futuro non sembra riservarle destino migliore di quello che ha portato alla dismissione delle Navi SIBARI e ROSALIA». La situazione non sembra essere più rosea per la Nave LOGUDORO , «ferma da settimane per problemi tecnici risolvibili in pochi giorni»; quanto alla Nave SCILLA , il sindacato denuncia che anche questa «presenta problematiche non risolte nei recenti lavori e la gran parte del servizio è coperto con l’ultraquarantenne IGINIA, che continua a navigare in condizioni precarie ai confini della sicurezza e quando è stato necessario fermarla per qualche corsa non c’erano unità pronte per sostituirl

Oltre che contro «l’ inoperosità in fase di organizzazione dell’esercizio», l’Orsa punta il dito anche contro «l’iperattività aziendale in tema di azioni autoritarie nei confronti dei lavoratori volte a distrarre l’attenzione generale dal fallimento» e la disorganizzazione nella programmazione del lavoro: «la sopra descritta carenza di unità – si legge ancora nella nota – costringe all’utilizzo di navi e personale sempre con lo stesso orario di lavoro».

L’Orsa teme che il «descritto stato di abbandono dell’impianto» sia l’anticamente di «una dismissione programmata che la dirigenza territoriale sta ponendo in essere su mandato dei livelli superiori». Per questo motivo, il sindacato conferma lo stato di agitazione di tutto il personale e si prepara allo sciopero. (DLT)