Approvata la mozione Garofalo sui treni notte. I lavoratori rivolgono un invito ai politici messinesi

La Commissione trasporti della Camera dei deputati ha approvato, giovedì pomeriggio, la risoluzione presentata dal deputato messinese Vincenzo Garofalo e firmata da tutti i deputati siciliani e calabresi per la riattivazione dei treni notte. Il ripristino, che avverrà prima dell’entrata in vigore dell’orario estivo, interesserà un solo treno, diretto a Milano. Per le destinazioni di Torino e Venezia, invece, solo buoni propositi ma ancora nessuna certezza.
«Finalmente- ha commentato Garofalo- abbiamo un atto parlamentare ufficiale che fornisce garanzie, nero su bianco, in merito alla riattivazione a giugno di un treno notte. Ma in piedi- ha continuato- resta la vertenza dei lavoratori ex Servirail che hanno il diritto di ottenere risposte sul loro futuro. Per questo, ieri in Commissione, ho chiesto al Governo, nella sua qualità di azionista unico, di premere affinché Fs convochi a breve il tavolo tecnico richiesto dalla Regione e dai sindacati per discutere della vertenza. E’ inaccettabile la differenza di trattamento tra i dipendenti ex Servirail di Lombardia, Lazio, Puglia e Campania, che sono stati ricollocati nell’azienda subentrata alla Servirail e quelli siciliani, che da mesi aspettano di conoscere quale sarà il loro destino. Non posso risolvere i problemi dei lavoratori né mi sento di dare loro certezze ma, di certo- ha concluso Garofalo- continuerò a combattere al loro fianco fino a quando non avranno risposte concrete».
E proprio i lavoratori rivolgono un appello a tutti i deputati messinesi nazionali e regionali ma anche a tutti i rappresentanti politici della Regione e del Comune, affinché il primo maggio, giorno della festa dei lavoratori, si rechino alle 9.30 al presidio permanente che si tiene da oltre 150 giorni all’ex impianto Servirail presso la Stazione C.le di Messina.
«Si chiede a Voi tutti un atto simbolico , che dia il significato fattivo, con la Vostra presenza, della vicinanza della Politica e delle istituzioni Locali e Regionali a chi il lavoro lo ha perso da tempo nel giorno in cui si festeggia il lavoro in una realtà dove il lavoro non c’è».