Zona falcata. Il prefetto incontrerà il presidente della Regione per sbloccare l’impasse

Tra qualche mese saranno 60 anni. 60 anni senza realizzare l’unico obiettivo per il quale l’Ente Porto è stato costituito: l’attivazione del punto franco. E in 60 anni le cose sono chiaramente cambiate. I 144mila metri quadri sono una superficie troppo esigua per realizzarlo e si era prospettata l’ipotesi di trovare un’altra area a Giammoro.

A prescindere da questo, la priorità è quella di restituire alla città un’area importantissima da troppo tempo negata. Il piano regolatore portuale predisposto dall’Autorità Portuale prevede la riqualificazione dell’intera zona falcata, ma da anni è bloccato proprio per il contenzioso sulle aree con l’Ente Porto. I precedenti governi regionali non hanno voluto saperne di scioglierlo, nonostante la sua funzione sia stata ormai soppiantata dalla ben più importante Autorità Portuale. Ora, sin dall’insediamento del neo presidente della Regione, Rosario Crocetta, sono arrivate nuove richieste di scioglimento.

E della vicenda, adesso, si è interessata anche la Prefettura. Stamane a palazzo del Governo, si è tenuto un incontro tra il prefetto Stefano Trotta, il presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, il segretario generale Francesco Di Sarcina e il commissario ad acta dell’Ente Porto, Bruno Manfré.

De Simone e Di Sarcina hanno illustrato la situazione al prefetto, che adesso chiederà un incontro al presidente della Regione per sbloccare l’impasse al più presto. Manfré, invece, ha rappresentato la sua difficile posizione poiché, in qualità di commissario ad acta dell’Ente Porto, il suo compito è esclusivamente quello di far proseguire l’attività ordinaria pagando gli stipendi dei dipendenti, senza entrare nel merito di altre vicende, compresa quella riguardante la zona falcata.

A questo punto, dunque, si aspetta che venga stabilita una data per un incontro tra il prefetto Trotta e il presidente Crocetta. Nella speranza, che possa finalmente trattarsi di un incontro decisivo per modificare le sorti di una zona fondamentale per la città e abbandonata da troppo tempo.

(Marco Ipsale)