45 giorni per gli interventi sul Ritiro e l’apertura degli svincoli, ma prima bisogna “recuperare” le somme necessarie

“Per la messa in sicurezza del viadotto Ritiro si procederà in due fasi, delle quali solo la prima riguarda anche l’apertura degli svincoli. Il viadotto Ritiro, in una prima fase, verrà “migliorato” tramite interventi che avranno una durata di circa 45 giorni e un costo di circa 2 milioni di euro. Contemporaneamente si potrà montare il giunto di collegamento e dopo aprire gli svincoli”.

E' quanto emerso dal vertice odierno dalle parole del direttore generale del Consorzio Autostrade, Maurizio Trainiti, e del direttore regionale dell'Anas, Ugo Di Bennardo.

Il vero vertice sulle soluzioni da adottare per il sollecito completamento degli svincoli di Giostra si è svolto nell'ufficio di gabinetto del commissario, alla presenza del commissario del Comune, Luigi Croce, dell'ingegnere capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca, e del geometra Giuseppe Ricciardello, dell’impresa che si sta occupando del completamento dell’opera.

Fuori, dunque, i consiglieri comunali che questo incontro lo avevano organizzato, su richiesta formale del presidente del Consiglio Giuseppe Previti, e che invece restano distanti dalle decisioni importanti e senza le risposte che si aspettavano. Nel corso del breve incontro in aula consiliare , tuttavia, è stato già preannunciato come si procederà. Per aprire la famigerata opera, serviranno ancora 2 milioni e 45 giorni. Prima però è necessario che vengano accreditate le somme dalla Regione . Dopo gli interventi della prima fase, verrà anche eliminato il restringimento ad unica corsia del viadotto Ritiro.

La prossima settimana si attiverà un incontro con il dirigente del dipartimento regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, Vincenzo Falgares, per definire la forma di accreditamento delle somme necessarie, se indirizzarla al Cas o all'Anas o direttamente al Comune.

“La seconda fase – è stato ancora spiegato nel corso dell’incontro -, dopo l’apertura degli svincoli, prevede l’adeguamento sismico del viadotto Ritiro, per il quale è prevista una spesa che si aggira sui 28 milioni di euro e i cui fondi verranno reperiti dalla delibera numero 60 del 2011 del Cipe che ne prevede 54 per le autostrade siciliane”.

L’ultimo problema l’ha ricordato il geometra Ricciardello, proprietario dell’omonima impresa che ha messo uomini e mezzi per la realizzazione dell'opera: “Siamo ancora creditori nei confronti del Comune di fatture accertate per un ammontare di 15 milioni di euro”. Già ad aprile e giugno, i consiglieri comunali Pergolizzi e Melazzo avevano scritto al ministro Passera per «conoscere i tempi e le modalità di erogazione delle somme richieste dal Comune di Messina per il finanziamento dei lavori per la costruzione dello svincolo autostradale Giostra, ed in particolare dei residui 34 milioni di euro a suo tempo impegnati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti». Dal ministero, però, sono arrivate, «solo risposte interlocutorie, che rinviano il problema all’Ufficio Centrale di Bilancio presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per una verifica delle proprie risultanze contabili». Nei prossimi giorni, a proposito della vicenda, il commissario Croce incontrerà Ceraolo, rappresentante del ministero per capire se le somme andate in economia, come si dice tecnicamente, potranno essere o meno "scongelate". In caso di risposta negativa, il Comune dovrà dire da quali fondi attingerà per pagare la ditta Ricciardello

(Dlt – Ma. Ip.)