Ennesima fumata nera per la vertenza Giardino sui laghi

Ancora una fumata nera per i lavoratori del Giardino sui Laghi, il residence sanitario gestito dalla Eurogestioni spa che da mesi lascia senza stipendi i suoi dipendenti. Oggi nuovo incontro in Prefettura tra la dirigenza della struttura, i vertici dell’Asp e la Funzione Pubblica della Cgil per tornare a discutere dell’assoluta necessità di pagare subito almeno una parte degli stipendi arretrati ai lavoratori che aspettano ancora il pagamento di ben 10 mensilità. Negli incontri precedenti l’azienda aveva proposto un piano di rientro che il sindacato aveva sonoramente bocciato. Piano che prevedeva il pagamento di 80 euro mensili ad ogni singolo lavoratore per i prossimi 5 anni in modo da coprire così le dieci mensilità pregresse. Oggi questo piano è stato riproposto durante l’incontro, ma anche la Prefettura ha detto no all’ipotesi di una rateizzazione così lunga e che ricadrebbe solo sulle spalle dei lavoratori. All’azienda è stato dunque chiesto un nuovo piano di rientro per il saldo delle dieci mensilità ai dipendenti. Dalla Segretaria della Fp Cgil Clara Crocè e dalla coordinatrice sanità privata Dolores Dessì anche la richiesta del pagamento immediato dello stipendio di gennaio e della tredicesima mensilità.

Molto dura anche l’Azienda Sanitaria Provinciale che insieme al sindacato ha intimato il pagamento immediato di tutte le somme che i lavoratori aspettano e che hanno maturato a fronte dei servizi resi all’interno della struttura. A causa dei conti bloccati l’ASP ha attivato le procedure sostitutive per il pagamento del DURC e ha liquidato secondo quanto riferito dallo stesso Commissario Manlio Magistri fatture per 950 mila euro alla Eurogestioni, ma ai lavoratori è arrivata soltanto una mensilità. L’azienda si è difesa spiegando di non avere la disponibilità economica per effettuare altri pagamenti perché in passato aveva già anticipato delle somme e che quindi i 900 mila euro arrivati dall’Asp sono serviti solo a ripianare la situazione. Per la Funzione Pubblica della Cgil tutto questo è inaccettabile e di certo la partita non si chiude qui. Eurogestioni dovrà al più presto dare risposte concrete ai suoi dipendenti, altrimenti si passerà alle maniere forti. (Francesca Stornante)