Lavori Pubblici

Viadotto Ritiro. “Se non si accelera non si finirà neanche per l’estate”

MESSINA – “Nell’annosa vicenda dei lavori di costruzione del Viadotto Ritiro, purtroppo, i fatti concreti che, sono appuntiti come i chiodi, ci stanno dando ulteriormente ragione. Infatti, la tanto strombazzata data di conclusione dell’opera annunciata dal Cas per il prossimo febbraio si è trasformata nell’ennesima clamorosa bufala”.

Così il segretario generale della Uil di Messina, Ivan Tripodi.

“La città è ormai stanca di quest’odissea che, accanto ai pesantissimi risvolti legati alla viabilità cittadina, ha conseguenze sociali riguardo le reiterate difficoltà economiche affrontate dalle maestranze a causa dei ritardi nei pagamenti degli stipendi da parte della Toto costruzioni, azienda appaltatrice dell’opera. Allo stato, dopo una forte pressione e mobilitazione esercitata dal nostro sindacato, sono stati, finalmente, saldati gli stipendi arretrati”.

Solo 20 operai

Sulla prosecuzione dei lavori, “se si vuole arrivare realmente alla stretta finale, è indispensabile aumentare il numero di operai impegnati nel cantiere in quanto alla data odierna (ieri, ndr) erano presenti circa 20 operai. Con questi numeri vi è il concreto rischio che anche la prossima estate sarà un inferno per i cittadini. Pertanto, al netto di slogan e chiacchiere, concludere l’opera appare un imperativo imprescindibile che dovrebbe impegnare il Cas, quale committente dell’opera, insieme alle Istituzioni, purtroppo silenti ed assenti. Si deve chiudere il supplizio che la città di Messina e i messinesi sono costretti a subire da troppi anni” – conclude Tripodi.