Alloggi di via Taormina, l’assessore Pino rassicura. Gli occupanti vanno via

Le 20 nuove case di via Taormina lato monte saranno assegnate agli abitanti in graduatoria di via Taormina lato mare. E’ bastata questa rassicurazione, anche perché era proprio ciò che chiedevano, agli occupanti della nuova palazzina per decidere di sgomberare spontaneamente.

L’incontro decisivo si è svolto nella tarda serata di giovedì e, stavolta, gli occupanti hanno accolto l’invito dell’assessore al Risanamento, Sebastiano Pino. Non erano andati a buon fine, invece, i solleciti dei giorni scorsi ed infatti era partita l’informativa in Procura, così come prevede la legge ed il regolamento per l’assegnazione degli alloggi popolari (vedi correlato).

La scelta eviterà guai peggiori, visto che si prefigurava uno sgombero forzato, e potrebbe anche aprire le porte al “perdòno”. Aspetto penale a parte, infatti, l’azione comporterebbe l’esclusione dalle graduatorie per cinque anni.

“Abbiamo comunicato alla Procura lo sgombero volontario – afferma l’assessore Pino – e questo costituirà un elemento di valutazione. Ovviamente non possiamo entrare nel merito dell’aspetto giudiziario, perché non spetta a noi. Per ciò che concerne l’applicazione del regolamento, che prevede l’esclusione, invece, ne discuteremo in giunta ma ho già parlato con gli altri assessori e l’orientamento è quello di considerare positivamente l’abbandono delle case”.

Il problema nasce dal fatto che le graduatorie non erano ancora pronte e si prefigurava la possibilità che i 20 alloggi venissero assegnati alle famiglie di Fondo Fucile. “Proprio nel pomeriggio sono state completate – prosegue Pino – ed ho chiesto alla dirigente Canale di metterci in condizione di deliberare e pubblicarle al massimo martedì. Questo non vuol dire che all’indomani si provvederà all’assegnazione perché esistono dei tempi tecnici da rispettare, almeno 15 giorni se non di più, nella speranza che non ci siano ricorsi. In ogni caso gli abitanti possono stare tranquilli perché le case saranno destinate al rione Taormina. Dobbiamo, però, riuscire a garantire l’immediata demolizione delle casette che saranno abbandonate una volta avvenuti i trasferimenti. E’ l’essenza del risanamento, oltre che un obbligo di legge, viceversa ci ritroveremmo nella stessa situazione che si è verificata quattro anni fa con gli alloggi della palazzina accanto. Non si è provveduto alla demolizione e le baracche sono state rioccupate, alimentando un ciclo infinito che rende vano tutto il lavoro”.

Le famiglie di Fondo Fucile dovranno, dunque, aspettare. Anche le 39 già inserite in graduatoria per ottenere gli alloggi già acquistati dal Comune per i quali mancano solo gli atti notarili. “C’è stato un ricorso da parte di un avvocato messinese – spiega ancora l’assessore Pino – che ha rallentato i tempi ma nel frattempo non restiamo con le mani in mano. Sempre martedì approveremo un protocollo d’intesa con il Collegio notarile per trasformare di volta in volta il compromesso in rogito, non solo per questi 39 alloggi ma per tutti quelli che acquisteremo se la Regione manterrà gli impegni assunti”.

Il riferimento è al fatto che da Palermo è stato promesso l’invio di 42 milioni per il risanamento di Messina, proprio tramite l’acquisto di nuovi alloggi, con la possibilità di assegnarli in tempi brevissimi rispetto al passato. “Si tratta di fondi esigibili da Messina – conclude Pino – secondo una ricognizione fatta dall’assessore De Cola insieme alla Regione, ma il decreto di finanziamento ancora non c’è. Al più presto chiederemo un incontro all’assessorato regionale competente per avere la tempistica di arrivo”.

(Marco Ipsale)