Terremoto Genovese, gli altri 4 arrestati e il ruolo dell’assessorato Centorrino

Oltre alla richiesta di arresto per Francantonio Genovese, sono quattro gli arresti domiciliari disposti dal Gip Giovanni De Marco nella seconda tranche dell’operazione Corsi d’oro. Si tratta di Salvatore La Macchia, già capo della segreteria tecnica dell’ex assessore regionale alla Formazione Mario Centorrino, il commercialista Stefano Galletti, Roberto Giunta e Domenico Fazio. Giunta e Fazio sono ancora oggi sul bilancio dell’Ars, in servizio alla segreteria dell’onorevole Franco Rinaldi, cognato dell’onorevole Genovese.

Salvatore La Macchia, fedelissimo di Genovese, e’ stato amministratore delegato dell’Ato3 e successivamente all’Asi.

Questo secondo “atto” dell’inchiesta riguarda un po’ tutti gli enti all’interno dei quali si muoveva il gruppo di progetto di Elio Sauta, la moglie Graziella Feliciotto e Bartolone, cioè Lumen, Aram, Ial, Gefin, Esofop, Gein, Training Service ed Enaip. Ma soprattutto collega direttamente il gruppo di progettazione messinese alla Regione, dove Genovese aveva piazzato l’economista Mario Centorrino, assessore alla Formazione del Governo Lombardo.

E’ proprio all’ombra dell’assessorato Centorrino e del dirigente Ludovico Albert che si consuma il “pasticciaccio” degli Avvisi, con i bandi pubblicati, assegnati, in parte liquidati, poi con i finanziamenti e gli accreditamenti revocati. Nel balletto di accreditamenti e rendicontazioni, Albert vara una circolare che consente agli enti di formazione di “spezzettare” il monte ore formativo e cederlo ad altri enti come fossero rami d’azienda. Ed è in questa maglia che le società della famiglia Genovese danno il via alla campagna acquisti degli enti di formazione professionale.

Poi c’è il capitolo Ial, l’ente di Formazione della Cisl, dove una parte dei dipendenti sono stati al centro di una dura vertenza perché hanno visto “sparire” i loro tfr e tredicesime. Albert è stato ascoltato a suo tempo dagli investigatori, che hanno acquisito parecchia documentazione nelle stanze “segrete” dell’assessorato.

Centorrino, ascoltato a più riprese dagli investigatori come persona informata sui fatti, al momento non risulta tra gli indagati. Il suo ruolo politico é stato esaminato dalla Procura e ci torna anche il giudice per le indagini preliminari nell’ordinanza. Pur non emergendo profili penali ricondicibili all’accusa di associazione e ai reati fini, lo stesso giudice considera molto interessante le vicende che si sono sviluppate all’assessorato.

Tra le vicende sviluppate nel corso delle indagini, è emersa anche la questione del “ridimensionamento scolastico regionale”, in ordine al quale emergono peculiari rapporti anche con il Senatore Antonio Papania.

Il tema del dimensionamento scolastico della Regione Sicilia ha rivestito e riveste un’importanza notevole sul piano della predisposizione delle strategie di allocazione delle risorse disponibili per la quanto più possibile migliore fruizione di un servizio pubblico fondamentale come quello dell’istruzione, legato alla predisposizione di un efficiente sistema di distribuzione territoriale delle direzioni degli istituti scolastici.

Tali scelte producono effetti immediati sul piano dei livelli occupazionali e della inevitabile mobilità, sia del personale docente che tecnico-amministrativo, ma soprattutto dei dirigenti scolastici.