Il Sindaco di Lipari blocca la trattativa per gli ex Pumex, Fp Cgil sul piede di guerra

La vertenza Pumex rischia di rimanere al palo. Proprio nel momento in cui sembrava finalmente vicina la soluzione per gli ex lavoratori delle cave di Pomice di Lipari, la trattativa si è bloccata e a quanto pare per le obiezioni sollevate dal Sindaco di Lipari.

A segnalare per l’ennesima volta la questione è la Fp Cgil, costretta ancora una volta a intervenire sulla piega che sta prendendo la vertenza ex Pumex. Dopo gli sforzi profusi per una soluzione definitiva della vertenza, gli incontri in Prefettura e l’intervento dell’assessore regionale ai beni culturali, Giusy Furnari, il sindacato è venuto a conoscenza che lo scorso lunedì, durante un incontro tecnico tra l’assessore alle autonomia locali Valenti, l’assessore Furnari e i dirigenti tecnici dei due assessorati, è stata valutata l’ipotesi di utilizzare i lavoratori ex Pumex per attività presso l’Assessorato ai Beni Culturali, in particolare per il Museo di Lipari. Inizialmente questa sistemazione sarebbe coperta economicamente dalle risorse del progetto già finanziato dalla Regione Sicilia e, successivamente, con un’ipotesi di inserimento dei lavoratori nel bacino del precariato siciliano. A quanto pare però il sindaco non è d’accordo e la trattativa si è arenata.

“Riteniamo la situazione fortemente preoccupante – scrivono la segretaria generale Clara Crocè e il segretario provinciale, Francesco Fucile – frutto di scelte che niente hanno a che vedere con il futuro dei lavoratori. Abbiamo per anni tentato di far riconoscere alla Regione Sicilia l’onere della ricollocazione funzionale dei lavoratori Pumex, per precisi impegni assunti in sede Unesco, e quando pare essere sul punto di aver individuato un percorso virtuoso si oppongono ostacoli per non ben chiare prese di posizione del Comune di Lipari. Rammentiamo a tutti – continuano i sindacalisti – che si tratta di lavoratori che non percepiscono retribuzioni da oltre otto mesi e che sono stati utilizzati senza nessuna copertura previdenziale da oltre quattro anni. La situazione è drammatica e si impongono scelte chiare ed inequivocabili che vedano al centro i lavoratori e non certi interessi poco chiari delle Pubbliche amministrazioni”.

Il Sindacato incontrerà a breve i lavoratori e si riserva di proclamare lo stato di agitazione richiedendo l’intervento della Regione Sicilia e del prefetto per una definitiva soluzione della vertenza.