Il magico valzer delle scalinate: una riaperta, l’altra “scomparsa”…

Ha “esultato” con comprensibile soddisfazione attraverso un post su Facebook (“La svolta per Messina-De Luca sindaco”), nei giorni scorsi, l’assessore Massimo Minutoli, componente della Giunta che fa capo al sindaco oggi “dimissionario”, nell’annunciare che era stata “aperta nuovamente la scalinata che collega viale Italia con via Noviziato Casazza. Chiusa da molti anni per problemi strutturali – ha scritto sotto una foto – viene restituita ai cittadini”.

A parte il fatto che è intanto necessario precisare che la scalinata, nella sua parte inferiore, ha un ingresso sulla via Primo Noviziato e non, come erroneamente scritto dal componente dell’Esecutivo, sulla Noviziato Casazza che inizia invece a monte della circonvallazione, i residenti della zona gradirebbero adesso anche un altro importante “intervento” da parte di Massimo Minutoli. La cui attenzione dovrebbe quindi spostarsi solo di pochi metri, per la verità, nel tentativo di fare finalmente luce, dopo anni di “oscurantismo”, su un autentico “mistero” sul quale è calato un inaccettabile quanto vergognoso “silenzio”.

Il riferimento va alla caratteristica scalinata, verosimilmente comunale, che un tempo permetteva il libero accesso e quindi il collegamento pedonale tra via Santa Marta e vico Orto Gemelli, nei pressi di Piazza Trombetta. Questa, infatti, un decennio addietro, a seguito della demolizione di una schiera di casette e della costruzione di un edificio a sei piani, è improvvisamente divenuta “proprietà privata” (entrambi gli accessi sono chiusi a chiave con cancelli) visto che la sua superficie è stata “inglobata” dal nuovo edificio…

Il vecchio ingresso sulla via Santa Marta, tra l’altro, era sormontato da un archetto di mattoni rossi che è stato abbattuto nonostante fosse stato dichiarato patrimonio della città. Quindi un danno irreparabile. Chi ha permesso tutto ciò?

Numerose, addirittura dal 2009 ad oggi, sono state le richieste di “chiarimenti” sul “bene perduto” avanzate da consiglieri comunali e di Quartiere, oltre che dalla nostra testata. Sarebbe pertanto interessante capire se la scalinata, autentica “memoria storica” di Messina, sia stata alienata dal patrimonio comunale, eventualmente da chi, il perché e infine il prezzo di cessione (se è stato corrisposto…): nessuna comunicazione in merito sembra sia mai giunta al Settore Urbanistica di Palazzo Zanca.

Se le passate Amministrazioni comunali sono apparse “sorde”, “distratte” o addirittura “cieche” sulla “notitia criminis”, non resta che augurarsi, oggi, che almeno il battagliero sindaco De Luca (o chi per lui) riesca a svelare un “segreto” rimasto insabbiato per troppo tempo…

Cesare Giorgianni