A colloquio con Fabio D’Amore, leader di “Risorgimento messinese” e commissario della Fiera

Nel 2008 fu la vera rivelazione delle elezioni ammnistrative, nelle quali -da candidato sindaco per il movimento da lui stesso fondato- ottenne ben 12.344 preferenze. Da febbraio 2009 è commissario dell’Ente Fiera, con mandati che la Regione gli rinnova periodicamente, qualche volta tenendolo anche un po’ sulla corda . Stiamo naturalmente parlando del fondatore e leader di “Risorgimento messinese” Fabio D’Amore, che abbiamo incontrato per una videointervista nei locali della cittadella fieristica .

Ex esponente dell’Udc, partito nel quale ha militato per nove anni, oggi D’Amore ed il suo movimento sono sempre più vicini all’Mpa del governatore siciliano Raffaele Lombardo. Nel corso dell’intervista abbiamo cercato di capire cosa rimane oggi di quel progetto politico proposto nel 2008 da “Risorgimento messinese” e fondato sull’idea di un cambiamento o meglio – come suggeriva lo stesso nome –di un nuovo risorgimento per Messina.

Da commissario della Fiera, D’Amore si dice soddisfatto per il lavoro svolto, pur tra la mille difficoltà contingenti e ,nel corso del nostro incontro,snocciola numeri ed elenca una serie di iniziative già avviate o da avviare.

Volgendo lo sguardo a Palazzo Zanca, dove in passato è stato uno dei maggiori protagonisti , rivestendo anche il ruolo di presidente del Consiglio comunale ai tempi dell’amministrazione Genovese, il leader di Risorgimento messinese evidenzia il fallimento dell’alleanza di centro-destra e dell’amministrazione Buzzanca. Negativo anche il giudizio sul partito democratico, al quale affibbia un bel quattro in pagella.

Nel futuro di Fabio D’Amore ci sarà ancora la politica, ma in questo momento non sa dire se correrà nuovamente per la poltrona di sindaco. (DLT)

ALLEGATO IL VIDEO CON L’INTERVISTA