Aumento di ore lavorative o si ritorna negli uffici. Il diktat del Coordinamento sindacale

I numeri sono impietosi. 80 agenti in strada, ma solo 30 a tempo pieno. Gli altri sono 50 contrattisti che hanno aderito alla mobilità orizzontale e sono stati trasferiti nel 2010, a seguito di concorso interno e corsi di formazione. Da un anno, lavorano solo tre o quattro giorni alla settimana e non c’è da stupirsi, poi, se i vigili in strada siano davvero pochi.

Ma la situazione rischia ancora di peggiorare. Perché i contrattisti pretendono di lavorare per sei giorni alla settimana, come disposto da varie deliberazioni di giunta al momento della loro mobilità orizzontale. Se il Comune non provvederà alla “maggiorazione”, il Coordinamento Sindacale Autonomo chiede un atto di interpello inverso. La possibilità, cioè, per chi lo vorrà, di cambiare il profilo professionale da agente di polizia municipale in quello precedentemente rivestito con conseguente rientro negli uffici di provenienza in mansioni civili.

“Nella totale indifferenza – scrive il sindacato – sono stati ripetutamente lesi e calpestati i diritti dei lavoratori contrattisti operanti nella polizia municipale. Le deliberazioni di giunta prevedevano che tutto il personale contrattista, che con grande spirito di sacrificio avesse optato, tramite adesione all’atto di interpello per mobilità orizzontale, al transito presso il Corpo di Polizia Municipale, in servizi esterni e viabili, sarebbe stato impiegato con orario lavorativo settimanale di 36 ore e quindi “ a tempo maggiorato ” rispetto alle 24 ore settimanali del personale ex L.R. n. 85/95 e delle 18 ore settimanali del personale ex L.R. n. 21/2003 contrattualmente previste, aggiungendo quindi 12-18 ore aggiuntive a quelle svolte precedentemente. Purtroppo, da un anno, siamo costretti a registrare l’inadempienza dell’ Amministrazione Comunale. Il mancato rispetto delle norme contrattuali ha costretto i dipendenti interessati ad adire le vie legali”.

Il Csa lamenta anche la mancata liquidazione del salario accessorio 2011 per turnazione, festivi e notturni. “Con nostro grande disappunto – conclude – si è deciso di liquidare prima l’istituto

della produttività, pur avendo la perfetta consapevolezza che le somme non sarebbero state per niente sufficienti. Purtroppo, anche per tale fattispecie, gli interessati, son dovuti ricorrere all’intervento dell’autorità giurisdizionale”.

Senza neppure l’ausilio dei contrattisti, il servizio in strada della Polizia Municipale rischierebbe quasi di scomparire.