Società

Violenza di genere. Successo per il convegno organizzato dalla “Dragon Fire”

Piu’ di 50 il numero di persone che nella giornata di sabato si son date appuntamento all’istituto “Catalfamo” di Santa Lucia sopra Contesse dove si è tenuto il convegno organizzato dalla “Dragon Fire” sulla violenza di genere.

Le dottoresse Adele Bonfiglio e Vittoria Rizzo , ricordando la figura di Alessandra Musarra hanno esposto le diverse modalità attraverso le quali la violenza può essere messa in atto, come quella fisica, psicologica o economica, meno conosciuta.

Una spiegazione del fenomeno della violenza di genere potrebbe basarsi sulla relazione patologica, dove una possibile personalità manipolatoria dell’uomo potrebbe illudere inizialmente la donna e poi trasformarsi in una persona violenta, incapace di dialogo emotivo, che potrebbe metterla in pericolo di vita.

È possibile denunciare alle Autorità Locali, ai Centri Anti Violenza, o al 1522, il numero Antiviolenza Nazionale. Nell’abuso sul minore invece è emerso un dato allarmante: il 90% dei casi viene vissuto in famiglia o da persone conosciute, in una relazione nella quale vi è fiducia tra vittima e abusante.

Non è cosa semplice per un genitore capire se il proprio bambino sia stato vittima di abuso, a meno che questo non sia in grado di comunicarlo apertamente.

Esistono dei campanelli d’allarme, che tuttavia potrebbero essere sintomo di altre problematiche, come, al contrario, un bambino vittima di abuso potrebbe non mostrare alcun segnale preoccupante. In ogni caso, le figure che ruotano intorno al bambino sono chiamate a denunciare i caso di sospetto abuso, per poi lasciare alla magistratura il compito di indagare.

Le due professioniste hanno tenuto dunque a puntare i riflettori sull’importanza della denuncia in entrambi i casi, ritenendo che il silenzio e l’indifferenza possano fare più vittime delle violenze stesse.

All’incontro ha pertecipato anche il parroco di Santa Lucia e il preside della scuola che hanno anche assistito ad una piccola esibizione di difesa personale tenuta dagli atleti della “Dragon Fire” del maestro Tempini.