Incontro tra Croce e De Simone. Priorità a crocerismo e via del mare

La visita è coincisa con l’arrivo in porto di quattro navi da crociera. A bordo oltre 9mila passeggeri. La città non aiuta però i turisti. Lungo la via Vittorio Emanuele, biglietto da visita della città per chi arriva in porto, sono molte le saracinesche abbassate. Pochi gli attraversamenti pedonali ed a volte le strisce sono sbiadite. Diverse le iniziative private per portare in giro i turisti, poche o nulle le iniziative pubbliche. E poi il solito traffico cittadino e la sporcizia per le strade, anche nei percorsi più frequentati. Questo uno degli argomenti affrontati nell’incontro odierno, a palazzo Zanca, tra il presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, accompagnato dal segretario generale dell’ente, Francesco Di Sarcina, e il commissario del Comune, Luigi Croce. De Simone ha chiesto a Croce un aiuto da parte della città per sfruttare al meglio la risorsa crocerismo.

“Abbiamo parlato di diverse questioni – afferma De Simone – ed ho chiesto al commissario di avere le indicazioni da parte del Comune per il nostro prossimo piano operativo triennale, così come avevo già chiesto anche agli altri componenti del comitato portuale. Abbiamo poi discusso del padiglione del quartiere fieristico che ospita la collezione delle carrozze per la quale il Comune non intende più pagare il canone. Per questo, noi abbiamo già fatto un’ingiunzione di sgombero”. Per le carrozze d’epoca Molonia, quindi, bisognerà trovare un’altra sistemazione.

De Simone e Croce hanno poi affrontato il tema della via del mare: “Abbiamo concordato – prosegue De Simone – di concentrarci sulle cose concrete che servono alla città. La più importante, secondo me, è la via del mare ed è un’opera che si può mettere subito in cantiere perché c’è già il progetto esecutivo. Nei giorni scorsi, abbiamo avuto un incontro al ministero delle infrastrutture per sapere se il nostro ente può operare anche al di fuori delle nostre aree di competenza. Da parte del ministero, non ci sono state preclusioni in tal senso, quindi la nostra idea è quella di cofinanziare l’opera e di fare più presto possibile. E’ chiaro che serve l’aiuto di tutti, in particolar modo del Comune e della Regione. Ho chiesto una risposta ufficiale immediata e il commissario mi è sembrato molto risoluto, ha già parlato con i tecnici comunali e solleciterà anche la Regione per mettere delle somme a disposizione. Una volta raggiunto un comune assenso, dovremo firmare un contratto d’area e procedere all’appalto”.

I progetti in ballo per la via del mare sono due e non sono confliggenti: uno da 80 milioni di euro con una strada a quattro corsie, una pista ciclabile e la modifica della linea ferroviaria con una nuova galleria di due chilometri che da sola costerebbe 34 milioni, la cui progettazione è stata approvata in via preliminare e per la quale bisognerebbe reperire i fondi governativi Fas per le aree sottoutilizzate; l’altro, molto più contenuto, da 24 milioni di euro, servirebbe comunque e più velocemente a recuperare un’importante zona di fronte mare ed a creare la tanto discussa alternativa a via La Farina e lo sbocco per il porto storico. Ed è proprio quest’ultimo quello su cui si sta concentrando l’Autorità Portuale. Sfrutta la via don Blasco e prevede la copertura della parte finale del torrente Zaera, una nuova rotatoria alla base del viale Europa e il ricongiungimento con la via Maregrosso fino a Gazzi. Il progetto è già esecutivo. Comune, Regione e Autorità Portuale devono trovare l’accordo. Poi si potrà procedere per la realizzazione di un’opera che avrebbe un’importanza pari allo svincolo di Giostra e al porto di Tremestieri.

(Marco Ipsale)