All’Ars un pasto completo costa 9 euro: l’ennesimo privilegio-vergogna della casta

Se già aveva fatto scandalo il menu dei senatori italiani, con prezzi stracciati per piatti prelibati, altrettanto rumore dovrebbe fare, sulla carta, quello dei parlamentari siciliani. Che pagano, alla bouvet riservata dell’Ars, anche meno: 9 euro un pasto completo dall’antipasto al caffè, costando alla comunità, secondo una stima fatta dal movimento “Forchette Rotte”, circa 600 mila euro l’anno. Uno schiaffo alla miseria, e la demagogia non c’entra. Perché questi sono i simboli di una condizione che non mette sullo stesso piano, inevitabilmente, il popolo e chi si fregia del diritto-dovere di rappresentarlo. Questi i prezzi scandalo: 1,21 euro per un antipasto all’italiana, 1,85 euro per gli spaghetti alle vongole, 2,78 euro per la frittura di triglie, 0,93 centesimi per il contorno, 1,13 euro per una macedonia di frutta e 0,36 centesimi per un caffè. Totale, 9 euro. «Meno di una pizza e una bibita che i ragazzi siciliani pagano in un qualsiasi locale dell’isola», commentano le “Forchette Rotte”, movimento costituitosi un paio di mesi fa e attivo soprattutto su Facebook e Twitter con campagne contro gli sprechi e i privilegi della politica.

E proprio contro questo privilegio le “Forchette Rotte” annunciano un’azione di protesta: la distribuzione di buoni pasto per mangiare come un deputato dell’Assemblea regionale siciliana e consumare a un prezzo da “onorevole” di soli nove euro. I buoni pasto verranno distribuiti davanti ai supermercati il 21 settembre, quando l’Assemblea regionale riaprirà dopo la pausa estiva.