Accordo storico a Bluferries. Stabilizzati 86 lavoratori marittimi

Arriva in queste ore un accordo importantissimo per l'area dello Stretto. La società Bluferries scommette sul mercato marittimo tra le due sponde e, nonostante le incertezze che caratterizzano il comparto, sottoscrive con le segreterie sindacali di OrSA, Uil e Uslac Messina il contratto di secondo livello valido per il triennio 2016/18 per tutta la forza lavoro.
Su comunicazione della stessa società Bluferries il ramo del traghettamento veloce ( ex Metromare ) potrebbe essere ceduto entro l'anno tornarnando sotto la gestione diretta di Rete Ferroviaria Italiana ma al tempo stesso l'azienda si impegna a nuovi investimenti nello Stretto al fine di mantenere i livelli occupazionali esistenti. Investimenti che dovrebbero tradursi nell'acquisto di una nuova nave, che si andrebbe ad aggiungere alle attuali tre bidirezionali della flotta Bluferries, con l'obiettivo di incrementare la quota di mercato nello Stretto del traghettamento del gommato pesante del vettore pubblico che oggi si attesta a circa il 30% .
Un accordo innovativo che ha come caposaldo condiviso di sindacato e azienda la salvaguardia dei livelli occupazionali e la trasformazione per circa 86 lavoratori degli attuali contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, ma anche una scommessa di produttività per il prossimo triennio. Il sindacato accetta la sfida dell'azienda legando l'aspetto economico concordato nel premio risultato da riconoscere ai lavoratori nei prossimi tre anni agli obiettivi di produzione e crescita della società e a criteri oggettivi di maggiore presenza e impegno della forza lavoro .
"Ci piacerebbe – concludono i sindacalisti dell'Orsa, Massaro e Barresi – che le linee guida di questo accordo divenissero nelle future relazioni industriali un riferimento per l'intero comparto marittimo dell'area dello Stretto in cui troppo spesso la concorrenza tra i vettori si basa sull'abbattimento dei diritti e dei salari dei marittimi e che la stabilizzazione dei precari di Bluferries fosse lo spunto per un analogo percorso anche nel segmento ferroviario di Rfi dove la storica piaga del precariato marittimo è una ferita ancora aperta" .