Teatro, l’assessore Barbagallo nominerà entro lunedì il commissario

Il commissario straordinario al Teatro Vittorio Emanuele arriverà in tempi brevissimi, probabilmente già dalla prossima settimana.

E’ quanto emerso dall’incontro che si è tenuto a Palermo tra il sovrintendente del teatro Egidio Bernava e l’assessore regionale Anthony Barbagallo.

La situazione è precipitata la scorsa settimana dopo le dimissioni del vicepresidente del Cda Daniele Macris e del consigliere Giovanni Giacoppo, che si sono aggiunte a quelle dei consiglieri Totò D’Urso, Giovanni Moschella e Carmelo Altomonte nei mesi scorsi. In poche ore il Cda dell’Ente si è quindi ridotto al solo presidente Maurizio Puglisi ed alla consigliera Laura Pulejo, con la conseguenza di essere di fatto “sciolto”. Le dimissioni a catena hanno comportato una situazione di stallo dell’attività del Teatro, soprattutto alla vigilia delle festività natalizie e Bernava ha richiesto con urgenza l’intervento della Regione.

Per la verità la “patata bollente” del Vittorio Emanuele era sul tavolo di Barbagallo sin da agosto, tanto che lo stesso assessore aveva annunciato la riduzione a 3 dei componenti del Cda, in base alla normativa regionale sulla riduzione degli sprechi, salvo poi “incartarsi” per la mancata pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta ufficiale.

Ma dopo le dimissioni a catena la Regione non può stare a guardare, anche alla luce di una situazione dei conti a dir poco preoccupante emersa dai verbali dei revisori dei conti, con una mole di debiti fuori bilancio piuttosto pesante.

“Ho chiesto all’assessore di decidere con attenzione ma soprattutto con urgenza- ha spiegato Bernava- In questo momento l’attività rischia di essere paralizzata senza un Cda nella pienezza dei poteri ed in condizioni di non poter operare e decidere compiutamente. Abbiamo in programma una serie di attività per il periodo festivo, compreso il concerto di Capodanno. Non possiamo aspettare oltre”.

L’assessore Barbagallo ha quindi rassicurato che probabilmente entro lunedì deciderà chi inviare in riva allo Stretto.

Il commissario avrà i poteri del Cda, presidente compreso, quindi prenderà il posto sia del Consiglio d’amministrazione che dello stesso Puglisi.

La riduzione a 3 dei componenti rende di fatto inevitabile questa conseguenza.

Fino ad ora infatti il presidente dell’Ente era nominato dal sindaco, mentre in seguito al taglio del Cda, le regole sono cambiate ed il sindaco designa il presidente ma la nomina spetta alla Regione.

In base a queste considerazioni l’assessore Barbagallo è intenzionato a chiudere il capitolo delle polemiche e degli scontri, azzerare tutto con il commissariamento e procedere poi con le nuove nomine in base alla normativa della spending review.

Sul toto nomi è silenzio, ma chi avrà la patata bollente del Vittorio Emanuele avrà sicuramente da lavorare.

Rosaria Brancato