Teatro, i sindacati al Presidente: “Aspettiamo ancora una convocazione ufficiale”

Hanno atteso una convocazione ufficiale e quando si sono accorti che non arrivava hanno deciso di inviare una nota di richiesta. Questa mattina le quattro sigle sindacali SLC-CGIL, UILCOM-UIL, FIALS-CISAL e S.A.Di.R.S. hanno inviato una nota al Presidente del Vittorio Emanuele Maurizio Puglisi ed al Commissario del Cda nominato dalla Regione Rosario Cultrone, per rinnovare la richiesta di un incontro ritenuto indispensabile alla luce delle problematiche dell’Ente e del personale.

“Già lo scorso 2 settembre dopo aver preso atto dell’insediamento ai rispettivi ruoli da parte dei due dirigenti dell’Ente avevamo richiesto un incontro- si legge nel comunicato firmato da Giuseppe Di Guardo, Antonio Di Guardo, Carmelo Tavella e Osvaldo Smiroldo- ma a tutt’oggi preoccupa il silenzio e la mancata convocazione, pur in una fase che potrebbe apparire normale in termini di “tempistica” così come preoccupano le notizie di valutazioni “draconiane” rispetto alle soluzioni da intraprendere, a fronte di tutte le problematiche che affliggono il teatro nel suo complesso, oltre ai suoi lavoratori in organico e precari”.

Da sciogliere restano ancora numerosi nodi, sia sul fronte della pianta organica che della stabilizzazione degli orchestrali, nonché le problematiche relative ai precari ed alle maestranze. Fino a quando la Regione non chiarirà il “numero” esatto dei componenti del Cda in base alla nuova normativa, se cioè 7, come finora, o 5, sarà impossibile la nomina dei nuovi componenti da parte di Comune e Provincia e quindi il loro insediamento. Nel frattempo Presidente e Commissario del Cda possono comunque procedere con il bilancio e l’avvio dei “motori”, anche perché l’attuale situazione potrebbe protrarsi a lungo. Da qui la rinnovata richiesta d’incontro da parte delle organizzazioni sindacali.

“Abbiamo sollecitato la convocazione di un incontro in settimana- scrivono- on essendo più procrastinabile affrontare le questioni senza l’avere ascoltato le parti sociali. Non accetteremo soluzioni precostituite in altre sedi che non siano quelle deputate al dialogo ed alla condivisione, per un imprescindibile ed auspicato percorso relazionale tra le parti”.

Rosaria Brancato