Teatro:verso il commissariamento. Puglisi scrive alla Regione e sconfessa i revisori

Il sovrintendente Egidio Bernava ha già sottoposto all’attenzione dell’assessore regionale Barbagallo gli ultimi capitoli del caso Teatro Vittorio Emanuele. Martedì ci sarà un incontro tra i due a Palermo, nel frattempo Bernava ha trasmesso un parere legale sulla questione. Le dimissioni a catena del Cda hanno reso l’Ente Teatro ingovernabile e la paralisi non può continuare oltre. Probabile che Barbagallo decida per un commissariamento in tempi brevi. Resta da capire se sarà commissariato l’intero Cda (compreso il presidente) o solo il consiglio. Dopo le dimissioni, nell’ordine di Totò D’Urso, Giovanni Moschella, Carmelo Altomonte, Daniele Macris e Giovanni Giacoppo, il Cda di fatto non esiste più, o meglio, non è in grado di funzionare. Sono rimasti infatti solo il presidente Maurizio Puglisi e la consigliera Laura Pulejo, entrambi nominati dal sindaco.

Intanto il presidente Puglisi ha inviato una relazione riassuntiva dell’attività gestionale del 2015 all’assessore regionale Barbagallo, al sindaco Accorinti, alla Procura ed alla Corte dei conti. Nella nota replica a quanto emerso dai verbali dei revisori dei conti provando a spiegare la sua versione dei fatti soprattutto sul fronte economico. La relazione non è stata trasmessa al Collegio, ma sconfessa la tesi portata avanti dai revisori.

In particolare nella relazione Puglisi sostiene che i conti del 2015 si sono chiusi sì con un disavanzo di oltre 300 mila euro ma anche con un avanzo di quasi 3 milioni e mezzo di euro. Secondo il presidente quindi il Collegio avrebbe dovuto evidenziare la parte positiva e non quella negativa, ricordando peraltro come per tutto lo scorso anno l’obiettivo sia stato il rilancio dell’attività dell’Ente anche cercando fonti di finanziamento alternative rispetto ai contributi regionali. Tra i fiori all’occhiello che Puglisi indica sono le somme ottenute con il Furs, Fondo unico regionale per lo spettacolo, a dimostrazione dell’attività svolta.

Secondo il presidente dell’Ente Teatro i revisori traviserebbero i dati reali, non delineando il quadro completo. Nella nota Puglisi difende poi la stagione estiva all’Arena di Furnari, che a suo dire avrebbe avuto ottimi risultati sotto il profilo degli incassi e degli spettatori, nonché il progetto sulla danza e la scelta della foresteria.

Il progetto, che portò poi al contratto biennale con il Maestro Von Hoecke, rientrava nella strategia volta ad intercettare risorse internazionali (cosa che poi non avvenne e gli stessi esiti sul piano degli incassi sono stati molto deludenti), e secondo Puglisi è costato comunque meno rispetto al costo per gli orchestrali. La decisione dell’utilizzo di una Foresteria viene inquadrata come alternativa ai costi di ospitalità per gli artisti.

I revisori nei verbali delle scorse settimane avevano contestato il modus operandi di alcune scelte, non la legittimità, ovvero la decisione di procedere senza evidenza pubblica o procedure di selezione, come avvenuto ad esempio per l’incarico ad un commercialista o la gestione dell’Arena di Furnari, o ancora la campagna promozionale o la biglietteria di Barcellona.

Rosaria Brancato