In arretrato di trentuno mensilità. E’ la drammatica situazione dei dipendenti del CUS

Trentuno mesi di arretrati. A leggere i cartelli che i dipendenti del Centro Universitario Sportivo hanno esposto stamattina in segno di protesta si era tentati a credere ad un errore o ad uno scherzo. Invece è purtroppo tutto vero. I sei dipendenti a tempo indeterminato del CUS Messina, non ricevono stipendi da tutto questo tempo. Per questo sono scesi di nuovo in piazza stamattina, per ribadire con forza che la pazienza ha un limite. Avevano già protestato nel 2009 quando gli stipendi arretrati arrivavano a quota diciotto mensilità. Allora la caduta della vecchia gestione del presidente Piero Iaci prima e il successivo subentrare del commissario Sergio Cama, suggerito dall’Università di Messina, aveva fatto sperare ai dipendenti che tutto si sarebbe risolto per il meglio. Per questo hanno addirittura ritirato i decreti ingiuntivi e di pignoramento precedentemente inoltrati. Una fiducia però, evidentemente mal riposta.

Nonostante i Campionati Nazionali Universitari e le promesse del Rettore Francesco Tomasello, il CUS sembra trovare i fondi per tutto meno che per i suoi sei dipendenti a tempo indeterminato. I soldi ci sono, infatti, per pagare i cento collaboratori – assunti secondo la legge n. 77 – e distinti per attività sportiva. Non mancano gli stipendi nemmeno ai settanta collaboratori assunti con un contratto a progetto. I fondi si trovano, persino, per inaugurare nuovi e costosissimi progetti come quello della squadra di basckett. Per quei sei lavoratori, invece, che quotidianamente continuano a svolgere le loro mansioni, invece, sembra proprio non esserci neppure un euro da più di due anni. Tutto questo senza nessuno da parte della direzione si prenda almeno il disturbo di dare una spiegazione plausibile per un così inaudito ritardo. “A questo punto sarebbe meglio licenziarci”, si sfoga Giuseppe Gangemi.

Per questo sono scesi in piazza – cinque su sei – e forse il loro gesto ha prodotto, se no qualche risultato, almeno una reazione. Il Rettore Francesco Tomasello ha fatto pubblicare una nota ufficiale sulla vicenda, in cui fa sapere che incontrerà nell’immediato il commissario straordinario Sergio Cama, per “definire un piano che possa riprogrammare il quadro finanziario per rispondere alle aspettative dei dipendenti; ciò in considerazione del fatto che, a quel che sembra , quello già disegnato non ha prodotto i risultati sperati”. Si approfitterà dell’incontro, inoltre, per discutere nel dettaglio del bilancio dei Campionati Nazionali Universitari svolti nel polo sportivo dell’Annunziata la primavera scorsa. Un gesto, quello della presa di posizione del Magnifico Rettore del nostro Ateneo, che accende un barlume di speranza. Anche se di parole i dipendenti del CUS di Messina ne hanno ormai sentite fin troppe, adesso è tempo di fatti. (Eleonora Corace)