Via dei Mille è ancora l’isola della discordia. Slitta la rimozione delle transenne

L’isola pedonale continua a dividere amministrazione e consiglio comunale. Quella di oggi è stata una conferenza dei capigruppo rovente, e non solo per il caldo da vigilia di Ferragosto. Presenti alla seduta infatti erano gli assessori Cacciola e Panarello e il segretario generale Le Donne, per affrontare la patata bollente dell’emendamento che ha abolito l’isola pedonale di via dei Mille. Proprio quella delibera votata dall’Aula con il voto determinante di 16 consiglieri, secondo quanto dichiarato dagli amministratori oggi in conferenza sarebbe “viziata” da un errore formale: il provvedimento ha due mappe allegate (una con l’area pedonale attuale ed un’altra con quella ridotta dall’emendamento) e gli uffici quindi non sono nelle condizioni di attuarne una piuttosto che un’altra. E’ chiaro che si tratta solo di un vizio di forma, ma che nei fatti rende inapplicabile la delibera e quindi, di conseguenza, l’esecutività del provvedimento con la rimozione della segnaletica. Ma c’è un ma, fatto notare dai capigruppo, ovvero l’esistenza degli esposti presentati in Procura e che richiedono l’immediata esecutività del disposto votato democraticamente dell’Aula, fatto questo che è stato sottolineato anche nel corso delle ultime sedute. L’assessore Cacciola si è detto disposto ad attuare quanto previsto dall’emendamento, e cioè l’abolizione dell’isola di via dei Mille, ribadendo che comunque spetta alla giunta disporre sulle aree pedonali (lasciando quindi intendere una prossima delibera in tal senso) ed ha sottolineato che però la delibera votata dal Consiglio a questo punto deve essere verificata. I vecchi dissidi tra capigruppo e amministrazione, nati quando le proposte provenienti dalle forze politiche sull’isola non sono stati ascoltati dall’assessore Cacciola, sono riemersi e la seduta si è fatta rovente. Il vicepresidente del Consiglio, Nino Interdonato, ha cercato di riaprire la via del dialogo attraverso una proposta che ha avuto il consenso dei colleghi tranne della capigruppo di CMdb, Lucy Fenech. L’esponente dei Democratici riformisti infatti ha proposto alla giunta di “dare immediata esecutività a quanto deciso dal Consiglio relativamente alla via dei Mille, ma di sederci tutti intorno a un tavolo il 26 agosto, per rivedere tutte le soluzioni, comprese quelle che hanno avuto il parere contrario dell’ingegnere Pizzino, per arrivare ad un’area davvero condivisa”.

Il punto cruciale resta però l’immediata esecutività, ovvero l’eliminazione delle transenne e della segnaletica in via dei Mille, anche in virtù di una delibera viziata nella forma. Il segretario generale Le Donne ha cercato di fare da “mediatore” proponendo di lasciare in vigore fino al 30 agosto l’isola in via dei Mille e poi provvedere o riavviare il dibattito. Il no degli assessori alla proposta di dare esecutività immediata alla rimozione della segnaletica e poi aprire il tavolo il 26 giugno ha fatto irrigidire i capigruppo, che vedono in questi rinvii una mancanza di rispetto nei confronti di una decisione dell’Aula, fatto questo che potrebbe avere ripercussioni serie e concrete nei futuri provvedimenti che Cacciola e Panarello porteranno in Aula. I consiglieri inoltre temono che contestualmente alla rimozione la giunta provveda, come è sua competenza, ad emettere un nuovo provvedimento che istituisce un’isola pedonale sperimentale in via dei Mille, facendo entrare dalla finestra ciò che in 16 hanno fatto uscire dalla porta. Da qui un “muro contro muro” in versione ridotta. Conclusione, su proposta di Nino Interdonato che presiedeva la conferenza dei capigruppo: lunedì 18 agosto gli uffici del segretario generale faranno pervenire alla Presidenza del Consiglio una nota con la quale si chiarisce se la delibera votata dall’Aula (quella con le due cartine delle strade interessate all’isola) sia o meno “viziata”. Nel caso in cui venga stabilito un errore formale si dovrà provvedere, in caso contrario l’amministrazione dovrà procedere con la rimozione della segnaletica e delle transenne. Uno strappo quello di oggi che difficilmente sarà ricucito perché a questo punto i consiglieri stanno tenendo duro su un principio: c’è un voto dell’Aula che deve essere rispettato. Un giorno, una settimana e poi si ridiscute tutto, ma quel voto deve essere rispettato.

Rosaria Brancato