Emergenza rifiuti, 11 capigruppo scrivono ad Accorinti: “Bypassi l’inerzia gestionale di Ialacqua”

Una voce unanime, decisa, ferma. Tutti i capigruppo consiliari di Palazzo Zanca dicono basta e chiedono chiarezza e verità di fronte ad una situazione rifiuti che continua a rimanere irrisolta. Le firme in calce sono 11 e sono quelle di Pippo Trischitta, Peppuccio Santalco, Elvira Amata, Mario Rizzo, Daniela Faranda, Benedetto Vaccarino, Francesco Pagano, Pio Amadeo, Angelo Burrascano, Carlo Abbate e Rita La paglia (in qualità di vice dei Dr). Tutti tranne il gruppo accorintiano. I consiglieri hanno inviato la nota anche al Prefetto e all’Asp per ribadire che la continua crisi nella raccolta dei rifiuti solidi urbani aggravata ultimamente sia dall'improvvido intervento della Regione Siciliana che ha comportato l'emanazione di continue ordinanze, che dal contestuale rallentamento nella raccolta e smaltimento dei rifiuti da parte di Messinambiente, ha determinato e continua ancora oggi a causare una grave crisi igienico-sanitaria a seguito del permanere per diversi giorni di sacchetti di rifiuti accatastati accanto ai cassonetti.

Pochi dubbi sulle responsabilità: «Tale situazione è la conseguenza dell'incapacità gestionale dell'Assessore che, ormai, da oltre 3 anni non è riuscito a programmare una seria attività nel settore dei rifiuti che si trova completamente allo sbando, limitandosi solo ad interventi emergenziali che sono diventati la norma. Fra l'altro l'aver mantenuto in vita Messinambiente, senza prevedere già nel 2013 la costituzione di una nuova società e sprecando risorse con incarichi a commissari straordinari, ha determinato il tracollo non solo della raccolta dei rifiuti, ma anche del mantenimento dell'igiene cittadina, con un'emergenza sanitaria che ormai da parte nostra può dirsi conclamata, ma che chi di dovere ne dovrà trarre le dovute conseguenze. A ciò si aggiunga il grave danno all'immagine che è stata data della nostra città, come testimoniano decine di lettere di messinesi che ritornando in città l'hanno trovata sempre più sporca e abbandonata».

I consiglieri si rivolgono direttamente al sindaco Accorinti, ritenendo urgente e improcrastinabile che il primo cittadino, bypassando l'inerzia gestionale sia dell'Assessore, che delle altre componenti amministrative del settore igiene cittadina, si faccia carico di eliminare il grave stato igienico-sanitario in cui versa la città.

«Decine e decine sono le immagini riportate sia dalla stampa che dai social in cui si evidenzia il libero scorrazzare in tutta la città e indistintamente sia nel centro che nelle periferie di topi, di blatte e scarafaggi. I marciapiedi sono diventati aiuole e ai bordi degli stessi proliferano arbusti dove si annidono decine e decine di insetti, mentre in diversi punti della città i sacchetti di rifiuti ostruiscono anche le strade. In gran parte della città già da oltre un mese non viene più effettuato lo spazzamento e il personale addetto, presumibilmente, è stato distolto per accudire ad altri lavori di Messinambiente. La situazione è diventata insostenibile e nel centro della città giornalmente blatte, uscendo dai tombini, entrano nei negozi; mente ratti circolano liberamente nei marciapiedi e nelle aiuole.

I consiglieri allegano anche un dettagliato elenco di interventi da avviare immediatamente:

1) Programmare urgentemente la scerbatura di tutti i marciapiedi e le strade della città.

2) Predisporre in tutta la città un intervento urgente ed indifferibile di derattizzazione.

3) Attuare immediatamente interventi di lavaggio e disinfestazione di tutti i cassonetti cittadini.

4) Intervenire in tutti i tombini della città con deblattizzazioni.

5) Trovare tutte le soluzioni tecniche-finanziarie previste dalla legge per impegnare le somme necessarie per attivare gli interventi anzicennati.

I Capigruppo annunciano anche una prossima conferenza stampa in cui illustreranno in dettaglio l'attuale situazione igienico-sanitaria, ed auspicano che tutti gli organi istituzionali della città pongano in essere interventi e controlli necessari per evitare che possano verificarsi gravi rischi alla salute dei cittadini, accertando, se sussistano, eventuali responsabilità di varia natura.