Operazione Pulizia: le iniziative di “Progetto Sperone” e de “I Mulini” per pulire la città

Puliscono, fanno scerbatura, utilizzano rastrelli e palette, ma non hanno nessuna maglietta che li identifichi come operatori di Messinambiente.

Sono solo cittadini, semplici volenterosi, appartenenti ad organizzazioni ed associazioni, ma anche liberi messinesi che hanno deciso, per qualche ora, di imbracciare gli attrezzi adatti e fare un po’ di pulizia nel loro territorio.

Questa mattina sono giunte in redazione due segnalazioni degne di nota, due iniziative diverse, portate avanti da due associazioni differenti, ma che a ben leggere presentano lo stesso minimo comun divisore: pulizia volontaria.

La prima riguarda la zona di Sperone e coinvolge l’Associazione Progetto Sperone che ieri sera ha organizzato “L’Estate speronese 2013” nell’Anfiteatro, opera – come sottolineato dai mittenti della lettera – rimasta incompiuta.

“La scerbatura è stata fatta da un gruppo di volontari dell’associazione stessa – si legge – che hanno aiutato gli operatori di Messinambiente a smaltire l’erba scerbata”.

Una serata che, a conti fatti, si è poi rivelata a costo zero, come sottolineato anche dal Presidente dell’Associazione (nonché Consigliere del VI Quartiere) Massimo Costanzo che ha dichiarato: “L’area deve essere mantenuta. Il Comune deve necessariamente acquisirla per poi darla in adozione”.

La seconda iniziativa, invece, riguarda una zona che, si potrebbe dire, risulta diametralmente opposta alla prima: San Filippo Superiore.

A scrivere, in questo caso, è stata l’Associazione Culturale I Mulini che ha voluto rendere noto alla redazione di Tempostretto la stimabile azione che i giovani del paese compiranno domani, 21 agosto.

“Con l’ausilio dei compaesani tutti, verrà effettuata la pulizia dello stradale”, si legge nella lettera.

Volontà di pulizia, volontà di rimboccarsi le maniche ed agire, ma anche volontà di manifestare la propria critica nei confronti di chi dovrebbe far qualcosa e, invece, si culla nel solito e monotono panta rei.

“Nonostante la nuova amministrazione – si legge infatti – anche quest’anno non si è adempiuto ad effettuare la pulizia del paese”.

Pagare per un servizio talvolta non basta.

Ad oggi, costa ammetterlo, l’unico modo per vedere una città e delle spiagge pulite è pagare un prezzo ancor più alto delle stesse tasse, un prezzo morale, etico.

E, a ben vedere, neanche questo basta.

Veronica Crocitti