Riecco il caso Ruby: due indagati a Messina per le accuse di “Rubacuori”

Dopo un lungo periodo di “silenzio”, riesplode il caso Ruby, nei suoi aspetti collaterali. Ieri il sostituto procuratore Federica Rende ha notificato due avvisi di conclusione delle indagini preliminari a due persone accusate dalla marocchina Karima El Mahroug, nota ormai in tutto il mondo come “Ruby Rubacuori”, di aver tentato di sfruttarla sessualmente nel febbraio del 2009. Secondo quanto riportato oggi dalla “Gazzetta del Sud”, gli indagati sono Ester Fragata, titolare del centro estetico “Nail Art”, che aveva brevemente ospitato la ragazza e che l’aveva poi denunciata per il furto di un bracciale del valore di tremila euro, e l’avvocato Goffredo Sturniolo. Nei confronti della Fragata il reato ipotizzato è tentata induzione alla prostituzione: secondo quanto messo a verbale da Ruby, le avrebbe proposto di assecondare richieste di massaggi erotici, ricevendo un rifiuto.

Per l’avvocato l’ipotesi è invece di abuso sessuale, legata a presunti approcci che la marocchina ha detto di aver respinto. Sia la Fragata sia Sturniolo hanno respinto ogni addebito e hanno sporto contro Ruby denuncia per calunnia, false informazioni al pm e favoreggiamento personale. Nei confronti di Ruby, invece, è pendente a Messina il procedimento penale, ma le udienze sono state rinviate per due volte perché la marocchina non si è mai presentata davanti al Gip del Tribunale dei minori peloritano.