Ruggeri torna in servizio al Comune, revocata la sospensione. Ma era possibile un’altra strada

Antonio Ruggeri è pronto a tornare in servizio presso il Comune di Messina. L’ex capo di gabinetto, ex presidente dell’Ato3, ex direttore del Polo Catastale , ex Responsabile dell'ufficio del Soggetto Attuatore per l’Opcm sull’alluvione ed ex braccio destro dell’ex sindaco Giuseppe Buzzanca, nel 2014 tonerà ad essere a tutti gli effetti un dipendente di Palazzo Zanca, dopo la sospensione disposta durante la gestione commissariale di Luigi Croce mediante la determina dirigenziale n.20 del 23 gennaio 2013. Come si ricorderà, Ruggeri era stato allontanato dal servizio in seguito ai gravi fatti giudiziari che lo avevano visto coinvolto e gli erano costati gli arresti domiciliari (vedi correlato).

L’ex amministratore dell’Ato3 è accusato di peculato,in quanto si sarebbe indebitamente intascato un liquidazione d’oro, pari a 136mila euro (vedi correlato). Per l’ex capo di gabinetto questa non è l’unica tegola giudiziaria che pende sulla sua testa, essendo stato rinviato a giudizio anche per abuso di ufficio, perché -secondo l’accusa – avrebbe illegittimamente favorito la carriera di una dipendente della società d’ambito (vedi correlato), oggi in via di estinzione e sostituita dalla costituenda Srr.Sebbene si tratti di ipotesi di reati compiuti contro la Pubblica Amministrazione, nello svolgimento di funzioni amministrative, il Comune -oggi guidato dall’amministrazione Accorinti – ha deciso di “riabilitare” Ruggeri.

Ed è sempre una determina dirigenziale a rimetterlo in sella anzi in ufficio, per l’esattezza la determina n.438 del 2013 firmata in calce dal dirigente al Personale Salvatore De Francesco.

Con questo provvedimento viene revocato non solo l’atto dirigenziale dello scorso gennaio ma anche la determina n.309 del 3 settembre 2013, con cui veniva confermata «la sospensione cautelare da servizio e dagli emolumenti».

Ruggeri,che negli ultimi tempi si è visto spesso girare per gli uffici di Palazzo Zanca, lo scorso 3 ottobre ha inviato una mail chiedendo sia la revoca della determina n.309 sia di essere ascoltato dall’Ufficio Procedimenti disciplinari. Audizione che gli è sta accordata ed in seguito alla quale è stato redatto un verbale che di fatto ha dato il via libera al reintegro del Funzionario Direttivo Agrario: «La Commissione- si legge nella determina di De Francesco – esaminata la documentazione presentata dal dipendente… ha ritenuto che non sussistono le condizioni perché lo stesso continui ad essere sospeso dal servizio e dagli emolumenti e dà mandato al Dirigente del Dipartimento Gestione Giuridica del Personale di porre in essere i provvedimenti per il reintegro in servizio»

De Francesco, quindi, ha seguito le indicazioni, revocato le due determine precedenti e riammesso in servizio Ruggeri, stabilendo di «ripristinare gli assegni e quant’altro allo stesso spettante a far data dal 02/01/2014». Nulla viene però detto su dove verrà collocato l’ex capo di gabinetto.

La determinazione a cui giunge il dirigente del Personale tuttavia sembra contraddire quanto previsto nell’art.5 commi 2 e 3 del vigente Contratto collettivo nazionale di lavoro per il Comparto degli Enti locali , in virtù del quale – come spiegato anche nel provvedimento del Dirigente comunale al Personale- «l’Ente può prolungare anche successivamente il periodo di sospensione del dipendente se questo venga sottoposto a procedimento penale che non comporti restrizione della libertà personale quando sia stato rinviato a giudizio per fatti direttamente attinenti al rapporto di lavoro». Il Comune ha evidentemente preferito scegliere un’altra strada. Chissà perché. (Danila La Torre)