Trischitta l’uomo della Provvidenza. Accorinti: «Inizia una nuova era»

Lo spettacolo andato in scena ieri sera in Consiglio Comunale – che con soli 16 presenti su 40 componenti ha approvato la stessa identica delibera bocciata solo 12 giorni fa – ha visto tutti protagonisti: consiglieri, presenti e assenti; sindaco; assessori; il segretario/direttore generale con funzioni ad interim di ragioniere generale Antonio Le Donne , il cui intervento è stato fondamentale per riportare in Aula il provvedimento senza prima ripercorrere tutto l’iter amministrativo; la presidente Emilia Barrile, che tiene in pugno un nutrito gruppo di consiglieri che gestisce a suo piacimento.

Ognuno ha recitato al meglio il suo ruolo, rendendosi parte attiva di una farsa trascinatasi per 12 sedute. C’è però una persona che più di altri ha formalmente e sostanzialmente contribuito a mettere la parola fine sull’affidamento della gestione dei rifiuti alla Messinaservizi Bene Comune: il consigliere Pippo Trischitta, che come una “star” si è fatto attendere per ore (in mattinata aveva avvisato i colleghi che non sarebbe potuto arrivare in aula prima delle 21, ma quando ha fatto il suo ingresso erano già passate le 22). Alla fine il suo voto è stato decisivo per la salvare la Messinaservizi e togliere dai guai la giunta Accorinti. Ed è singolare che proprio Trischitta, che in questi mesi non ha perso occasione per attaccare il sindaco, contestando tutti gli scontrini delle sue missioni; ha più volte preso di mira l’assessore Sergio De Cola, accusandolo di confitto d'interessi; e si è ripetutamente e pubblicamente scagliato contro Ialacqua, denunciando il suo fallimento e invitandolo a dimettersi, sia diventato l’uomo della Provvidenza. Ancora una volta, il capogruppo di Forza Italia (che aveva votato favorevolmente anche al Piano Aro e alla costituzione della Messinaservizi e sostiene di non voler dare alibi a questa amministrazione) si è dimostrato contestatore fuori dall’Aula e miglior alleato della Giunta dentro l’Aula, lì dove le critiche e gli attacchi, anche veeementi, dovrebbero trasformarsi in opposizione reale.

Intanto, abbassatosi il sipario sullo spettacolo più brutto dopo quello sulla sfiducia, il sindaco Accorinti brinda, con un post sulla sua pagina ufficiale di Facebook, alla vittoria di Pirro (non può essere definita altrimenti se in aula erano presenti solo 16 consiglieri su 40 e sono stati necessari giochini e strategie, compreso l’abbandono dell’aula del consigliere di Cambiamo Messina dal Basso Maurizio Rella nella seduta di giovedì).

In questi 4 anni di amministrazione (l’anniversario ricorre proprio oggi), di momenti epocali Messina ne ha vissuti tanti secondo il primo cittadino. E anche l'affidamento del servizio di raccolta rifiuti alla nuova società pubblica in house Messina Servizi Bene Comune non poteva non essere annoverato tra questi.

«Comincia una nuova era per la nostra città», scrive Accorinti su Fb.

Nessun dubbio su ciò che rappresenterà l’erede di Messinambiente: «una nuova società sana che potrà rinnovarsi, investire, che andrà a riorganizzare tutto il sistema e tutto il personale. Ci saranno piú servizi, bisogna incentivare e alzare ulteriormente le percentuali di raccolta differenziata, dovrá essere garantito un altissimo rendimento e i risultati dovranno essere tangibili e visibili agli occhi di tutti i messinesi».

«Adesso bisogna correre, abbiamo poco tempo e bisogna lavorare e ripulire da cima a fondo tutta la città», dichiara Accorinti, che per concludere, come un tifoso allo stadio, esclama: «Forza Messina!».

Stando a quanto scrive Accorinti, quindi, la città è una discarica a cielo aperto perché si attendeva il via libera al contratto di servizio della Messinaservizi. Una dichiarazione tanto leggera quanto grave visto che Messinambiente è ancora in vita e avrà la gestione del servizio fino al 30 giugno. L’emergenza “munnizza “ dura invece già da settimane e senza una reale motivazione. Forse Accorinti vuole dire che per pulire la città si aspettava che venisse votata la delibera sull’affidamento alla Messinaservizi? Probabilmente si sarà espresso male…

Danila La Torre