Tirreno

Vulcano: prove tecniche di evacuazione, attenzione ai “messaggi fuori zona”

VULCANO – Ci si prepara ad una simulazione dello stato di pre-allarme e di operatività dello stato di allarme, sull’isola di Vulcano. L’iniziativa è organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, in
collaborazione con il Dipartimento Regionale della Protezione Civile della Regione Siciliana, la Prefettura-UTG di Messina, il Comune di Lipari e l’INGV.

Si parte mercoledì

Si partirà già mercoledì 6 aprile, con un incontro con la popolazione eoliana per spiegare il funzionamento della simulazione e fornire tutte le informazioni del caso. La vera esercitazione avrà inizio il 7 aprile, quando si simulerà il passaggio dallo stato di attenzione (colore giallo) allo stato di pre-allerta (colore arancione). Successivamente, sabato 9 aprile, sarà simulato il passaggio allo stato di allarme (colore rosso) che indica un’eruzione imminente o in corso.

La fase più intensa della simulazione, com’è possibile intuire, sarà proprio quella di sabato 9 aprile quando gli abitanti dell’isola di Vulcano saranno fatti radunare nei punti di raccolta del porto di Levante e del molo di Gelso. Da qui prenderanno dei traghetti convenzionati con la regione Sicilia e simuleranno l’allontanamento dall’isola.

Il sistema IT-Alert

Novità assoluta di quest’esercitazione, tuttavia, sarà l’utilizzo del Sistema di allarme pubblico IT-Alert. Questo particolare sistema sarà utilizzato per la prima volta a livello nazionale, permettendo di testarne l’efficacia e l’operatività. Si tratta di un sistema di trasmissione di messaggi tramite onde radio, che invierà comunicazioni a tutti i dispositivi cellulari presenti sull’isola. 

La protezione civile, tuttavia, avverte: visto il particolare funzionamento dell’IT-Alert, in caso di variazioni metereologi che i messaggi potrebbero raggiungere le coste del messinese –principalmente il versante tirrenico, ma con la possibilità di raggiungere anche la zona ionica- e, anche se con poca probabilità, le coste calabresi. Nulla di cui preoccuparsi, dunque, anche perché negli stessi messaggi ricevuti verrà spiegato chiaramente che si tratta di un’esercitazione.