In consiglio comunale esplode la rabbia dei lavoratori Triscele: «Votate la “nostra” delibera»

Trascorreranno la notte tra i banchi dell’aula consiliare attendendo con pazienza e purtroppo anche con legittima rabbia, la seduta di consiglio convocata per domani alle 11, quando verrà tratta la “loro delibera”. Sono i lavoratori della birra Trsicele assiepati nel “balcone” che domina la stanza del consiglio, dove già da questa mattina, secondo l’ordine dei lavori, si sarebbe dovuto trattare, ma soprattutto votare, il documento che prevede la variante di destinazione (da D1 a B4c) dell’area dove attualmente sorge lo stabilimento e dove dovrebbe essere realizzato il “Parco Trinacria” .

L’esasperazione dei dipendenti, ignari di quale sia l’andazzo dei lavori consiliari, è esplosa intorno alle 13.15 quando i banchi dell’aula, a seguito di una breve sospensione, richiesta dal consigliere del Pd Nicola Cucinotta sulla trattazione di un’altra delibera, quella sul distributore di San Licandro, sono cominciati a rimanere vuoti, con l’esito, quasi scontato, di un rinvio. E’ a quel punto che il clima si fa incandescente: il primo urlo, poi il secondo, poi il terzo. Il presidente Previti abbandona la propria postazione e raggiunge i lavoratori cercando di placarne gli animi. Tutto inutile. Così come a nulla valgono gli interventi degli altri consiglieri che a seguire cercando di trovare un punto di incontro.

Scatta dunque il “piano” B. I rappresentanti del civico consesso, o almeno i pochi rimasti in aula, mettono mani ai telefonini cercando di reperire i colleghi “necessari” per arrivare al numero legale, procedere, celermente, alla votazione della delibera già in corso di discussione e continuare con la delibera Triscele. Riprendono i lavori, interviene il consigliere Calabrò (Pd) che, un po’ forse per “prendere tempo” e sperare nell’arrivo di qualche “buono di cuore”, un po’ per mettere in evidenza le pesanti assenze tra i banchi della maggioranza, non manca di stigmatizzare, ancora una volta l’assenza di Buzzanca «che ai lavoratori – afferma l’esponente del Pd – aveva dato delle garanzie».

La parola passa dunque al consigliere Cilento che chiede un nuovo “summit” fra i capigruppo e il presidente Previti. Si opta per la votazione, ma dopo lo slittamento di un’ora per la mancanza del numero legale, la votazione viene rinviata a domani, quando si riprenderà esattamente dal punto in cui i lavori sono stati interrotti, secondo l’odierno ordine dei lavori. A seguire la seduta straordinaria straordinaria sull’Odg relativo al Ponte e all’Accordo di Programma Quadro, giunto alla terza puntata.

Parole dure quelle rivolte dai dipendenti delle Triscele ai pochi consiglieri rimasti fino all’ultimo in aula, ma ancora una volta a “pesare”, innescando la miccia di un’esasperazione ormai latente tra i tanti lavoratori che, a turno, nelle varie sedute, occupano la “tribuna” dell’aula consiliare, le troppe poltrone vuote. (ELENA DE PASQUALE)