Il gruppo Briguglio-Musumeci replica a CMdb: “Altro che Authority, le colpe sono della giunta Accorinti”

Entrambi ricordano quell’accordo del 23 aprile 2014 ma mentre per Cambiamo Messina dal basso rappresenta un obbligo in carico all’Autorità Portuale di avviare le bonifiche della Zona Falcata, per il gruppo politico Briguglio-Musumeci tutto è bloccato dal contenzioso in corso.

“Non bisogna dimenticare – si legge in una nota del gruppo – come l'attuale Amministrazione, nella persona del sindaco Accorinti, fosse testimone plaudente e felice della sottoscrizione dell'accordo insieme con l'assessore regionale ed il presidente della Authority proprio nella Sede della Autorità Portuale. Accorinti e gli accorintiani fingono di dimenticare che quell'accordo sanciva l'abbandono del giudizio di appello contro la sentenza 191/2013 del Tribunale di Messina e di altro giudizio pendente. L’Amministrazione di questa città allo sbando finge di dimenticare dell’esistenza e della condivisione di un verbale di consegna delle aree della Zona Falcata di proprietà del Demanio Statale e dunque passate alla competenza della Autorità Portuale firmato nell'ottobre 2014. Questa Amministrazione sottace che solo recentemente la Regione ha dichiarato la volontà di procedere alla demolizione dell'ecomostro inceneritore facendosi promotore di intese istituzionali operative e, piuttosto che spingere sull'acceleratore del confronto su questi temi, preferisce cavalcare la tigre di un insostenibile "principio" con il mantenimento di un perenne contenzioso giuridico che maschera solo incapacità di governo ed inesistenza di progetto. Questa è contrarietà speciosa al dialogo propositivo tra soggetti istituzionali”.