Atm, Capone fa visita ai dipendenti in protesta. Nuova richiesta di anticipazione somme alla Bnl

Gli ultimi due giorni di fuoco vissuti all’Atm, culminati con la minaccia di suicidio di uno dei dipendenti dell’azienda, rappresentano solo una minima parte di ciò che in realtà potrebbe avvenire. Le rassicurazioni fornite ieri pomeriggio dall’assessore alla mobilità Melino Capone, che ha fatto visita di dipendenti ancora in protesta presso gli uffici dell’azienda, costituiscono infatti il sintomo di un malessere che si ripresenterà al (mancato) pagamento del prossimo stipendio. Senza considerare, inoltre, che anche quello di marzo rischia di essere pagato solo al 90% con l’esclusione dei contributi previdenziali.

E’ solo questo infatti ciò che sarà possibile fare con gli 800 mila euro “racimolati” da Buzzanca, che ha però chiesto un’ulteriore anticipazione al Tesoriere, la Bnl, di circa un milione di euro, per poter riuscire a pagare l’intero stipendio di marzo. Possibilità quest’ultimo rispetto la quale la banca ha espresso più di qualche riserva. Il “benestare” dovrà dunque passare dalla valutazione che verrà fornita da un’apposita commissione interna all’istituto finanziario, chiamata a pronunciarsi sulla convenienza dell’operazione. Se quest’ultima dovesse andare in porto, la mensilità di marzo sarebbe al sicuro. Nulla da fare né per aprile, né, con tutta probabilità, per di maggio. Ipotesi che però l’assessore alla viabilità ha preferito non considerare, rimandando tutto a giugno. Nella speranza che nel frattempo una soluzione arrivi, purché non si speri venga dal cielo.