Sempre problemi per le concessioni di suolo pubblico, i riflettori si accendono sull’isola Duomo

E’ stata ribattezza come l’isola pedonale che non c’è. E in effetti ad oggi, un anno dopo la decisione di pedonalizzare piazza Duomo e parte della via Primo Settembre fino all’incrocio con la via Cesare Battisti, quella zona dalle potenzialità eccezionali resta solo una strada chiusa al traffico. Se n’era discusso a inizio maggio durante la X commissione consiliare a Palazzo Zanca per cercare di accendere l’attenzione su un problema che riguarda il fulcro del centro storico cittadino, ieri si è tornato a parlare di quell’isola che non c’è ma che in tanti vorrebbero davvero valorizzare e far vivere. A cominciare dalle attività commerciali.

E così, durante la seduta presieduta dal consigliere Daniele Zuccarello, il presidente del Comitato Isola pedonale Piazza Duomo Fabio Calabrò è tornato a sottolineare le immani difficoltà incontrate da quelle attività che vorrebbero sfruttare l’isola in chiave economica e imprenditoriale, creando spazi ricreativi all’aperto, punti di ristoro, gazebo. Attraverso l’esempio di una commerciante che da aprile insegue l’autorizzazione per la concessione del suolo pubblico, il rappresentato del comitato ha raccontato le lentezze e le pastoie burocratiche in cui si ritrovano impantanati tutti quei piccoli imprenditori che per avere una concessione suolo si sono ritrovati costretti a un ping pong continuo tra gli uffici del Dipartimento Patrimonio, quelli della Soprintendenza, della Viabilità e della Polizia municipale. Perché per ottenere un’autorizzazione servono i pareri positivi di tutti questi enti. E, secondo quanto raccontato dall’avvocato Calabrò, dopo mesi di richieste e attese si finisce per avere per esempio i pareri contrasti della Viabilità e della Municipale, non comprendendo come questo possa essere possibile visto che si esprimono sullo stesso punto e tenendo in considerazione gli stessi aspetti. E le pratiche rimangono ferme.

Il dirigente del Dipartimento Patrimonio Castronovo ha però dichiarato che non esistono pratiche inevase a meno che non abbiano pareri negativi che costringono a rigettare le istanze. Anche se, soprattutto in questi mesi, da più parti è stato sollevato il problema dei tempi infiniti per ottenere un’autorizzazione per il suolo.

Il problema però sull’isola di piazza Duomo resta. E lo ha sottolineato il presidente della commissione Zuccarello: “Com’è possibile che la Polizia municipale dia pareri negativi legati alla viabilità per l’occupazione suolo pubblico in un’area che è già pedonale?”. Un controsenso che ha portato diversi consiglieri a chiedere un nuovo confronto con tutti i dirigenti dei dipartimenti coinvolti in queste procedure, compresa la Soprintendenza.

Intanto il comitato aspetta ancora una risposta alla proposta per limitare il periodo di chiusura a sei mesi l’anno (dall’1 maggio al 31 ottobre). C’era stato un incontro con l’assessore Cacciola ma poi è calato il silenzio. E l’isola che non c’è resta lì.

Francesca Stornante