La Guardia di Finanza ha sequestrato lo yacht di lusso "Cinzia" che sarebbe stato acquistato dagli imprenditori Giordano con un finanziamento regionale. Nei giorni scorsi la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per sei persone accusate a vario titolo di accusa ai danni della Regione e falso

I finanzieri della Stazione Navale di Palermo e della Sezione Operativa Navale di Messina hanno sequestrato lo yacht di lusso “Cinzia” che sarebbe stato acquistato con i soldi di un finanziamento regionale illecitamente ottenuto.
Nei giorni scorsi il sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, Camillo Falvo ha chiesto il rinvio a giudizio di sei persone indagate a vario titolo per truffa ai danni della Regione e falso. Il 2 ottobre prossimo dovranno comparire davanti al gup Salvatore Mastroeni, l’imprenditore Antonino Giordano, amministratore della società Blue Dream srl, il fratello Giacomo socio della Gioim proprietaria delle quote della Blue Dream, Ivo Blandina attuale presidente di Confindustria Messina e amministratore della Comet srl la società che gestisce la Marina del Nettuno, Antonino Leanza, funzionario di Mediocredito Italiano, la banca concessionaria del finanziamento ed i soci dei fratelli Giordano, Martino Bianco e Stefano Costa.
Secondo l’accusa il Cinzia, una imbarcazione di circa 20 metri, avrebbe dovuto essere impiegata esclusivamente per attività di charter e promuovere il turismo nautico in Sicilia ed invece era utilizzata per scopi privati dalla famiglia Giordano, che ha usufruito indebitamente anche delle agevolazioni nel pagamento delle accise avendo effettuato oltre 12 mila litri di carburante alle condizioni vantaggiose previste dalla normativa esclusivamente per l’impiego commerciale. E’ stato pertanto contestato il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e la sottrazione di gasolio denaturato al pagamento delle accise. Le indagini svolte dai militari del servizio navale della Guardia di Finanza hanno avuto inizio con l’esame del progetto dell’istanza di agevolazione che prevedeva inizialmente l’acquisto, mai avvenuto, di 24 imbarcazioni da impiegare nel charter nautico nelle acque regionali, con il contributo di 552.000 euro concesso alla “Blu Dream s.r.l.”, della quale è rappresentante legale Giordano Antonino, mentre è stata acquistata invece una sola imbarcazione di lusso. Le successive indagini hanno consentito di accertare il carattere indebito del finanziamento ottenuto e gli artifici realizzati dai sei indagati, allo scopo di pervenire all’acquisto dell’imbarcazione oggetto del sequestro odierno.