Il premio per i ragazzi del Verona Trento di ritorno dagli Usa

L’impresa compiuta dai ragazzi dell’Istituto Tecnico Industriale “Verona-Trento” su suolo americano, si conclude oggi con una sentitissima premiazione nella loro città. Si è svolta oggi, infatti, nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni, alla presenza del Commissario straordinario, dott. Filippo Romano, e del Dirigente scolastico dell’Istituto, la prof.ssa Simonetta Di Prima quella che è stata la coronazione di un viaggio che ha portato 10 studenti: Giorgio Nocera, Pietro La Spada, Salvatore Doddis, Giovanni Lonia, Christian Neto, Alessio Iannello, Omar Shatani, Mattia Alfonso, Francesco Castorina, Davide Ventaglio e i loro coordinatori Eliana Bottari e Giovanni Rizzo , nel prestigiosissimo Massachusetts Institute of Technology (MIT), nella città di Boston. Oltre al dott. Romano e alla prof.ssa Di Prima, ha presenziato anche il prof. Rosario Natoli (tecnologie e progettazione) che ha fornito ai ragazzi nozioni sul piano cartesiano relative al 3D .

“Che dire, erano tutti entusiasti e contenti per il nostro risultato!» racconta Pietro La Spada «Anche perché tutti hanno visto quanto impegno e quante ore (notti comprese) abbiamo passato a lavorare sul codice” Durante la premiazione sono state espresse parole di onorificenza per questi ragazzi che hanno contribuito a portare oltreoceano il nome della città di Messina. Il team “Wall-E 2.0” è stato, infine, premiato con ben due riconoscimenti dal dott. Romano. All’Istituto "Verona-Trento" è stato assegnato, da parte della Provincia Regionale di Messina e del Cral, il Premio "Vexillum Messanae" riportante il traguardo raggiunto, mentre a ciascuno dei ragazzi del team sarà consegnata una pergamena.

“I ragazzi hanno portato alto il nome dell’istituto e di Messina attraverso il loro impegno e la loro grande volontà” dice la prof.ssa Eliana Bottari “Non nascondo che abbiamo diversi progetti per il futuro!”. Infatti il team “Wall-E 2.0” è già a lavoro, facendo rotta verso quelli che sono punti di grande interesse nella società messinese. Non hanno avuto neanche il tempo per disfare le valigie che hanno rimesso le nuovamente le mani sulle tastiere dei loro computer, rivolte verso la creazione di diverse “APP” per smartphone. La prima dovrebbe aiutare i pendolari dell’ATM ad avere sempre sottomano i percorsi fatti dai bus in tempo reale mentre la seconda riporterebbe alla luce quelle che sono le tombe “monumentali” del Cimitero Centrale, attraverso vari percorsi itineranti, finite nel dimenticatoio o sconosciute da molti giovani messinesi che ne ignorano la bellezza. Questo ci mostra che sentiremo ancora parlare di questi ragazzi e che i giovani, al contrario di quanto molti pensano, non stanno fermi con le mani in mano ma “programmano” il loro futuro e in questo caso portando alto il nome della loro terra di appartenenza.

Umberto Spaticchia

Corso universitario di “Scienze dell’informazione: Comunicazione pubblica e Tecniche giornalistiche”