“Traslocano” i cassonetti ma non i rifiuti: quando la civiltà è un optional

Un caso analogo a quello di cui seguito leggerete, si è verificato, qualche tempo fa, in via Dina e Clarenza, dove i cittadini della zona, nonostante i cassonetti dell’immondizia fossero stati spostati, hanno comunque continuato a gettare nello stesso esatto punto sacchi, sacchetti, materassi e ogni altro tipo di rifiuto solido ingombrante. Un’indecenza, tale e quale a coloro che l’hanno resa possibile, aggravata dal fatto che la strada in questione, come si sa, è percorsa da centinaia di turisti che quotidianamente la utilizzano per salire verso le zone panoramiche della città.

Ma torniamo al caso in questione, altrettanto vergognoso pur se il “palcoscenico”, ovvero l’incrocio tra la via Industriale e la via Bartolomeo da Neocastro, non è “calpestato” da turisti. Come mostrano chiaramente le foto, l’angolo tra le due arterie è letteralmente invaso da immondizia di ogni genere che rende praticamente impossibile il passaggio ma, soprattutto, contribuisce fattivamente alla formazione di una enorme discarica sul marciapiede. L’analogia con la via Dina e Clarenza è presto chiarita. La spiega, in una nota, il consigliere della terza circoscrizione Santi Interdonato: lungo il marciapiedi, qualche tempo fa, erano collocati dei cassonetti che sono stati rimossi. Evidentemente, però, c’è chi, nonostante i contenitori non siano più presenti, ritiene inutile effettuare qualche metro in po’ per gettare l’immondizia lì dove adesso dovrebbe conferita. Quale la conseguenza di tale inciviltà? La creazione di una discarica abusiva a cielo aperto, legalmente autorizzata, anzi voluta dai cittadini.

“Atti come questi – commenta a margine il rappresentante di quartiere che ha informato Messinambiente – denotano palesemente una mentalità marcia e la mancanza totale di amore per il luogo in cui viviamo. Si tratta del secondo episodio di questo genere in questo sito nel corso di questo anno. È giunto il momento di dare messaggi chiari”. Interdonato, che dopo aver avvisato la societò di via Dogali ha avuto disponibilità affinché in cassonetti vengano ricollocati, evidenzia la necessità di un maggiore impegno, anche da parte delle forze della Polizia municipale, al fine di sanzionare coloro che si macchiano di quello che è un vero e proprio misfatto. Vergogne che fanno ancor più arrossire pensando a quanto documentato, qualche giorno fa, rispetto all’importanza della raccolta differenziata, nell’ambito dell’incontro di Paul Connet sulla teoria “Rifiuti zero”: alle nostre latitudini, purtroppo, le regole basilari del vivere civile continuano ad essere solo un optional. (E.DEP.)