Niente Tares, si cambia idea? Ialacqua, Le Donne e alcuni consiglieri hanno studiato fino a tarda sera

Si cambia strada, o almeno si proverà a farlo. Sembrava ormai essere ad un passo dall’arrivo in aula delle tariffe Tares e invece arriva il colpo di scena. Dopo settimane di dibattiti e polemiche, dopo l’approvazione travagliata del regolamento, dopo i giorni di trepidazione in attesa di vedere il piano tariffario partorito dall’amministrazione per scoprire quanto i messinesi avrebbero dovuto pagare di immondizia, si fa un passo indietro. Ne hanno discusso fino a mezzanotte inoltrata alcuni capigruppo e consiglieri comunali insieme all’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua e al segretario generale di Palazzo Zanca Antonio Le Donne.

Nel pomeriggio c’era stata la seduta straordinaria della Commissione Bilancio per discutere della delibera sulle tariffe, seduta a cui avevano partecipato anche sindacati e associazioni di categoria e che era servita soprattutto per incardinare sia questo documento che il bilancio consuntivo 2012 entro la data prefissata, il 30 novembre. Durante il dibattito alcuni consiglieri erano tornati a ribadire dubbi e perplessità riguardo al piano tariffario, ritenuto penalizzante soprattutto per determinate categorie di commercianti e per le famiglie numerose. Si era deciso di tornare a discuterne questa mattina. Poi un’altra seduta del Consiglio Comunale, dedicato solo alle interrogazioni dei Consiglieri. Alla fine la riunione improvvisata tra Ialacqua, Le Donne e un gruppo di consiglieri che in questi giorni ha studiato documenti e leggi per capire in che modo andare incontro alle esigenze di tutta la città.

L’idea proposta all’amministrazione è di abbandonare la Tares e di applicare la Tares semplificata, cioè una delle formule previste dal comma 4 quater dell’articolo 5 della legge 214/13 che per il 2013 concede la possibilità di “congelare” la situazione esistente l’anno prima. Quindi per Messina, che nel 2012 ha applicato la Tarsu, significherebbe applicare una tassa che adotta come unico criterio di tariffazione il numero dei metri quadri. Resta però l’obbligo di coprire il 100% del costo del servizio di gestione rifiuti. Con la Tarsu i messinesi pagavano il 61% del servizio, con la Tares semplificata dovranno comunque coprire i 44 milioni stimati nel piano finanziario sui costi di gestione. La differenza sta nei costi variabili: per le utenze domestiche la Tares veniva calcolata su metri quadri e numero dei componenti del nucleo familiare, prevedendo aumenti considerevoli per le famiglie numerose; tra le utenze non domestiche a pagare di più erano invece soprattutto determinate categorie di attività che si erano ritrovati a leggere sulle tabelle rincari da capogiro. Cadendo questi criteri così stringenti, poiché la Tares semplificata permette di svincolarsi dai costi previsti dal Dpr 158/99 che avrebbero determinato un significativo incremento del prelievo su molte categorie di contribuenti, si punterebbe a rendere più equa la distribuzione della tassa. Resterebbe il concetto della premialità per chi fa la differenziata, non vengono cancellati sconti e riduzioni per chi si reca nelle isole ecologiche, aderisce al porta a porta e usa le compostiere domestiche. In buona sostanza pare si abbia così la possibilità di prendere il meglio della vecchia Tarsu e della nuova Tares. Per l’assessore Ialacqua potrebbe essere una strada percorribile, il segretario Le Donne ha confermato che anche sul piano giuridico si può ancora intervenire, nonostante il regolamento sia già stato approvato e la delibera sulla tariffazione incardinata in Commissione. In mattinata dovrebbe arrivare qualche dettaglio in più e poi alle 12 si tornerà a discutere durante un’altra straordinaria della commissione Bilancio. I consiglieri hanno chiesto al segretario e all’assessore di chiedere agli uffici del Dipartimento Tributi un prospetto ipotetico delle tariffe della Tares semplificata per metterle a confronto con quelle della Tares e fare una scelta serena e consapevole quanto più condivisa con il Consiglio intero e l’amministrazione.

Francesca Stornante