Ferlisi: “Gli ausiliari non hanno la qualifica per il controllo della sosta”. Gioveni prospetta le alternative

E’ infattibile la soluzione prospettata da Gioveni. Il consigliere comunale, lunedì scorso, aveva proposto di sopperire all’endemica carenza di organico che interessa il corpo dei Vigili Urbani, attribuendo agli “ausiliari del traffico” la competenza di monitorare e reprimere la sosta selvaggia fuori dalle zone blu.

L’idea prendeva le mosse da una sentenza della Suprema Corte dell’8 luglio 2009, che sembrava prestare il fianco a una risoluzione di questo genere delle problematiche in questione. Incrementare compiti e funzioni degli “ausiliari del traffico” era parsa al consigliere Udc un sicuro sentiero battibile, soprattutto nel momento attuale, in cui gran parte delle risorse del personale dei corpi d’arma istituzionali sono prepotentemente risucchiate dalla questione “tir”.

Tuttavia l’attiva propositività e le aspettative di Gioveni hanno dovuto scontrarsi con una diversa interpretazione della sentenza della Cassazione da lui invocata. Una chiave di lettura del tutto differente che è stata illustrata dal comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, durante un incontro con il consigliere.

Ferlisi ha spiegato, infatti, che gli ermellini hanno inteso prevedere l’impiego esclusivo del personale dipendente comunale oppure del personale “ispettivo” delle aziende pubbliche di trasporto, quale a Messina sarebbe proprio l’ATM. Il punto nodale dell’intera vicenda – ha chiarito il comandante – starebbe nel fatto che gli “ausiliari del traffico” non vengono conglobati nella categoria del personale classificato come “ispettivo” e questo renderebbe inequivocabilmente inapplicabili le indicazioni della Corte o meglio le presenterebbe come del tutto incompatibili con le effettive contingenze cittadine.

Ferlisi ha poi aggiunto che egli stesso aveva in passato cercato di formare 5 unità alle quali poter poi attribuire la qualifica indicata nella sentenza del 2009, un progetto caduto, però, nel vuoto.

Nonostante la battuta d’arresto al piano di Gioveni, il consigliere Udc non è però disposto a deporre ogni speranza. Ringraziando, infatti, il suo interlocutore per i pronti chiarimenti forniti, ha dichiarato che gli stessi rappresentano comunque un prezioso punto di partenza per l’elaborazione di nuove soluzioni.

Così, nella prioritaria attesa che l’iter di riassunzione dei 32 vincitori del concorso, peraltro già avviato, sia portato a compimento, Gioveni non disdegna la possibilità di richiedere quanto prima all’ATM di concedere la qualifica – imprescindibile per attribuire agli ausiliari del traffico le funzioni di cui si necessita – ad alcuni di essi.

Non è scartata dal consigliere comunale nemmeno l’ipotesi di coinvolgere il personale dipendente comunale – così come contemplato dalla Cassazione – attraverso un’interrelazione interna e un dialogo di interscambio con le categorie sindacali interessate. (Sara Faraci)