Stalli a pagamento per i disabili, la giunta corre ai ripari. Le reazioni

E’ ancora polemica sulla vicenda del parcheggio a pagamento negli stalli blu anche per i disabili. L’ufficio di gabinetto ha diramato una nota nella quale, in considerazione di “un definitivo chiarimento circa la gratuità dell'utilizzo degli stalli blu da parte dei possessori di PASS DISABILI, la Giunta comunica che sta per predisporre una delibera, in base alla normativa che prevede che "il Comune può inoltre stabilire, anche nell'ambito delle aree destinate a parcheggio a pagamento gestite in concessione, un numero di posti destinati alla sosta gratuita degli invalidi muniti di contrassegno e prevede, altresì la gratuità della sosta per gli invalidi nei parcheggi a pagamento qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati".

In attesa che l’amministrazione tramuti in provvedimento quanto annunciato interviene anche l’Orsa. “Anche negli interessi degli Ausiliari del traffico che denunciano imbarazzo nel multare i concittadini disabili, teniamo a precisarle quanto segue:La difficoltà a muoversi e parcheggiare nelle nostre città è un tratto unificante del territorio nazionale ed era prevedibile che le Amministrazioni Comunali e i Comandi di Polizia Locale usassero la sentenza (impropriamente) come se fosse una norma. La Corte di Cassazione non ha detto questo. Premesso che le Sentenze della Corte di Cassazione rappresentano un’interpretazione normativa, pur autorevole, ma cogente solo per il caso specifico in esame, non sono «legge», né sono vincolanti per altre eventuali sentenze dei giudici ordinari o dei giudici di pace, né abrogano norme e regolamenti in essere. La sentenza di cassazione presa a pretesto dall’Amministrazione non pregiudica la possibilità per il Comune di Messina di deliberare per la loro gratuità a favore dei detentori di «contrassegno invalidi» come di fatto avviene in molti Comuni. Accorinti deve armarsi di coraggio civile e dichiarare con estrema sincerità che la decisione di far pagare il parcheggio nelle strisce blu ai messinesi disabili è una scelta di questa amministrazione non una Legge inviolabile e ammettere serenamente che il Comune di Messina non ha alcuna intenzione di deliberare a favore dei portatori di handicap come hanno fatto altri Comuni nel territorio nazionale”.

Sul tema anche Italia dei Valori: "Da mesi il dirigente Pizzino non riunisce il tavolo per i disabili, e adesso tira fuori una sentenza della Cassazione", così una nota del segretario cittadino e membro dell'esecutivo nazionale dell'Italia dei Valori, Salvatore Mammola. "Certamente non siamo in Svezia dove controllano i pass disabili inviando richieste d'informazioni ai comuni italiani, una città nella quale il controllo dei parcheggi per disabili è affidata a nessuno, nella quale quando chiami per denunciare una violazione del codice della strada a danno di un disabile, la Polizia Municipale, con tutta la loro buona volontà, risponde che non hanno nessuna pattuglia da inviare per multare, ma sopratutto per rimuovere le auto che parcheggiano nei posti disabili, una città nella quale le barriere architettoniche esistono anche per i "normodotati", anzi anche per chi è atleticamente dotato".

"Potremmo turarci il naso su questo pagamento – insiste Lucia Cardillo, responsabile provinciale dei disabili dell'Italia dei Valori – qualora fosse garantito su tutto il territorio cittadino il giusto numero di parcheggi riservati ai disabili come previsto dalla normativa e venissero eseguiti i dovuti controlli per evitare che questo vengano occupati abusivamente e che vengano applicate le giuste sanzioni e la rimozione dei mezzi, affinché vengano effettivamente rispettati i diritti e quindi poi anche i doveri".

"Pizzino – concludono i rappresentanti dell'Italia dei Valori, Mammola e Cardillo – vuole applicare una sentenza della Cassazione che penalizza i disabili, tutto ciò è discriminante e vergognoso, sopratutto per una amministrazione che si diceva "amica dei disabili".

Il movimento peloritano democrazia disabile denuncia “il perdurare di atteggiamenti politici assolutamente miopi da parte di questa giunta che ormai dal basso dove ci ha portati finora ci sta trascinando nel burrone in modo definitivo. E’ l’ultimo di una serie di tentativi di sfruttare una situazione obbligata per fare cassa sulla pelle di chi non ha scelte o santi in paradiso”.

I disabili aspettano anche altre risposte, “a partire dalle barriere architettoniche e dal loro superamento che non avviene se non in tempi incalcolabili, continuando all’avviamento al lavoro dei disabili dove Palazzo Zanca non ottempera alle disposizioni dettate dalle innumerevoli leggi che regolano questo argomento o dalla raccolta dei rifiuti domestici dove disabili e anziani sono obbligati ad esborsi maggiori per lo smaltimento senza alcun risparmio sulla Tari e per finire a tutto il comparto dei Servizi Sociali su cui sarebbe meglio stendere un velo pietoso”.