Gratta e sosta introvabili, segnali imbrattati, strisce inesistenti. Disavventure di un messinese

Il problema si ripete ormai con cadenza ciclica. I gratta e sosta per parcheggiare all’interno delle strisce blu nelle Zone a traffico limitato ogni tanto diventano introvabili. Negli ultimi tre giorni riuscire ad acquistare un tagliando è stata per molti messinesi un’impresa più unica che rara. Quanto in pienissimo centro, tanto nelle zone un po’ più periferiche non si riesce in alcun modo a reperire un gratta e sosta. Moltissimi automobilisti alla fine si arrendono e lasciano l’auto a rischio multa. E naturalmente gli ausiliari Ztl dell’Atm, incaricati al controllo delle aree delimitate dalle strisce blu, non sanno più che fare poiché comprendono bene le difficoltà di chi non può permettersi di girare a vuoto anche trenta o quaranta minuti alla disperata ricerca del “grattino”. A mancare sono soprattutto i tagliandi da 0.50 centesimi e da 1 euro, un disservizio purtroppo frequente e che fa perdere una fetta di entrate nelle casse dell’Atm che, di certo, non potrebbe permettersi di rinunciare a nessun tipo di incasso.

In questi giorni in tanti si sono imbattuti in questo problema, questa è una delle testimonianze di un normale cittadino che ha ribattezzato così il suo pomeriggio tra le strisce blu: “Gratta e… cerca: le avventure di un povero guidatore”. Il racconto di questo messinese inizia intanto con la ricerca di uno spazio in via Garibaldi dove riuscire a lasciare la macchina. Centrata la prima impresa si parte per l’acquisto del gratta e sosta. “Buongiorno, un gratta e….” “Non ne abbiamo” – risponde lo sconsolato titolare del primo – “Non ne portano da giorni” – e mi accompagna fuori con lo sguardo di chi ne ha visti già tanti che, come me, erano alla ricerca del magico tagliando. “Non ne abbiamo” – sostiene anche il ragazzo della seconda ricevitoria – “Nessuno in zona ne ha avuti di recente” si sente rispondere. E, in effetti, si rende conto che delle decine di macchine in sosta solo due o tre hanno esposto il tagliando. Ecco dunque cosa pensa di fare questo speranzoso cittadino: “Decido di non demordere e provo in altri tre negozi ma nessuno può aiutarmi: alle 18 di un normale pomeriggio autunnale nessuno, da Via Garibaldi a Corso Cavour, è in grado di rivendermi un gratta e sosta. Sfiduciato decido dunque di tornare alla mia macchina e, sorpresa e beffa, trovo ad attendermi il foglio verde che testimonia la mia morosità nei confronti del sistema, palesemente inefficace, che ho provato ad assecondare nell’ultima mezz’ora La mia opinione, da cittadino che pagherà 25 euro per 40 minuti di sosta, è che chi impone un onere, in teoria condivisibile, sui cittadini debba poi farsi carico di metterli nelle condizioni di potervi adempiere e non complicare ulteriormente una situazione già resa pesante da un servizio pubblico quantomeno perfettibile e dall’inciviltà di molti patentati per “miracolo”, quasi mai puniti” scrive un messinese che si è ritrovato suo malgrado anche con una bella multa da pagare.

Questo però non è l’unico problema delle Ztl messinesi, dove si devono fare i conti anche con cartelli della segnaletica imbrattati, strisce che mancano, stalli invalidati. Un problema che non nasce certo oggi, che nel tempo è stato in parte in risolto grazie al rifacimento di quasi tutte le strisce blu, ma che necessita di un po’ più di attenzione. “In numerose strade del centro la segnaletica verticale della Ztl è sistematicamente vandalizzata da ignoti. Questo stato di cose provoca ogni mese decine di migliaia di euro di mancati incassi ad Atm e comporta comprensibili difficoltà operative al personale ausiliario nelle attività di controllo e verbalizzazione” segnala il sindacato Orsa che spesso ha denunciato questi disservizi. Le immagini parlano chiaro: si vede via Natoli con i suoi segnali imbrattati all’isolato dopo la scuola o all’angolo con via Nino Bixio; poi c’è via Mario Giurba dove non c’è l’ombra del segnale, né tantomeno delle strisce sull’asfalto; si passa poi in via Giacomo Veneziani, dove 8 stalli sono stati invalidati; poi ancora via Santa Cecilia bassa, dove si vede l’ennesimo segnale oscurato. Pochissimi esempi ma che rappresentano benissimo il fenomeno. Basti pensare che solo sommando questi casi si perdono una settantina di stalli a pagamento, circa diecimila euro di incassi mensili in meno. "Reputiamo necessario dopo i primi confronti in merito avuti con la nuova Direzione Atm – scrive il segretario dell’Orsa Trasporti Michele Barresi – istituire un tavolo tecnico con la presenza dell'assessore Cacciola per concertare interventi mirati a migliorare la gestione di un settore che introita in Atm oltre 2.5 di milioni di euro anno e che tuttavia ha molti margini di miglioramento e al tempo stesso avviare la necessaria valorizzazione delle risorse lavorative ad oggi impiegate”.

Non bisognerebbe infatti dimenticare che proprio gli introiti delle Ztl rappresentano il 50% delle entrate per l’Atm e che negli ultimi anni hanno portato metà degli incassi che rispondono alla voce “ricavi di mercato”. Se quindi il ticket nella Ztl è così importante per l’Atm, perché abbandonare al suo destino la rete vendita e la segnaletica che ciclicamente attraversano difficoltà di questo tipo? Una domanda a cui non c’è risposta, considerato anche che proprio la nuova governance targata Giovanni Foti ha deciso di puntare su una maggiore organizzazione dei controlli e sul potenziamento della rete vendita. Se però il sistema nel complesso non funziona qualsiasi ragionamento si rivelerà inutile. Come il giro a vuoto del messinese che alla fine si è beccato pure la multa.

Francesca Stornante