Assemblea di condominio coi bodyguard a Giardini Naxos, il caso

Assemblea di condominio coi bodyguard a Giardini Naxos, il caso

Alessandra Serio

Assemblea di condominio coi bodyguard a Giardini Naxos, il caso

giovedì 18 Aprile 2024 - 06:54

Gli ultimi clamorosi sviluppi del caso dei due supercondomini al centro di inchieste e processi

Acque ancora agitate nei supercondomini di Giardini Naxos al centro della battaglia di una parte di condòmini che, lamentando la presunta mala gestio di alcuni precedenti amministratori, hanno chiesto un intervento risolutivo della giustizia. E e non solo al Villaggio del Sole, anche per via della questione superbonus sospeso, ma anche di Le Rocce Nere. Complesso dove, è stato chiarito, la situazione non è pessima per tutte le aree ma solo nei garage, non avendo problemi relativi ai lavori ed altri disservizi gravi, come invece lamentato dagli altri.

Assemblea con i bodyguard

Anche in questo ultimo caso, però, la situazione globale non è delle più serene: all’ultima assemblea l’amministratore giudiziario nominato dal Tribunale alla gestione de Les Roches Noires, l’avvocato Roberto Rando, è arrivato scortato da guardie armate con le quali si è allontanato senza discutere quanto all’ordine del giorno, ovvero il bilancio consuntivo, la determinazione del suo compenso ed altri adempimenti necessari per riportare la serenità nel supercondominio più vicino al mare, in cui inoltre sorte di recente altre “grane”.

Non essendo state versate molte quote condominiali degli anni passati i fornitori hanno infatti staccato le utenze, lasciando gli ascensori non funzionanti e di conseguenza inagibili, almeno in parte, gli appartamenti collocati ai piani più alti per gli anziani e i disabili. Ciò nonostante l’amministratore non ha potuto tenere assemblea, aprendo e chiudendo in fretta il verbale per mancanza del numero legale, contestato peraltro da una parte dei presenti proprio sulla “conta” dei millesimi. “L’anagrafe è quella che mi è stata consegnata da coloro cui sono subentrato”, chiarisce l’avvocato Rando “è in via di aggiornamento ma nel frattempo, vista l’urgenza degli adempimenti, mi è sembrato doveroso tentare una prima riunione”.

La raccolta di firme


Andati via amministratore e “guardie armate”, molti condòmini non hanno perso tempo e, sollecitati dall’avvocata Eleonora Baratta e dalla dottoressa Anna Teresa Saccomanno, proprietarie e punti di riferimento con altri anche delle proprie scale, hanno apposto le loro firme per chiedere nuova e urgente convocazione. “Siamo pronti a riunirci e aiutare l’attuale amministratore giudiziario o chi per lui a convocarci perché venga tenuta assemblea valida e inoppugnabile ove possibile ogni approvazione o nomina o conferimento di mandato ad agire, in ogni sede consentita, per risolvere l’urgente e critica situazione in cui versa il complesso che tanto amiamo, financo azionando richiesta di risarcimento dei danni arrecati dai responsabili di essi”, spiegano.

Alcuni non pagano, tutti hanno disagi


“Il disagio ricade su tutti sia su chi paga puntualmente le quote che sui tanti che non lo fanno ovvero su quelli che continuano un esasperato ostruzionismo, impugnando ogni verbale o compromettendo col loro livore la celebrazione di valida assemblea e/o approvazione dei bilanci e, quindi, il recupero di risorse economiche per gestire almeno la manutenzione ordinaria. Ma è colpa soprattutto di chi non esegue con urgenza i pagamenti se la situazione è precipitata quando, anche a loro tutela, dovrebbero versare il dovuto per ogni anno, sulla scorta dell’ultimo pagamento effettuato o bilancio consuntivo approvato e preventivo deliberato per i loro millesimi, ordinario e straordinario, in attesa dei conguagli. Con ciò potendo comunque essere consentito all’attuale amministrazione giudiziaria o futura fiduciaria di provvedere alla gestione a prescindere dai giudizi in corso, di fatto così superandosi tutte le criticità o almeno quelle più grosse ed evitando pignoramenti o decreti ingiuntivi che graverebbero sui morosi. Essendo loro i primi a subirli da parte dei fornitori, qualora non gli fosse chiaro, e quindi essendo quelli che più rischiano di perdere il proprio bene”, concludono.

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