"Il Monumento ai caduti è stato ripulito, stop agli incivili"

“Il Monumento ai caduti è stato ripulito, stop agli incivili”

Redazione

“Il Monumento ai caduti è stato ripulito, stop agli incivili”

mercoledì 24 Aprile 2024 - 20:08

Il sindaco Basile annuncia l'intervento in meno di 24 ore in piazza Unione Europea

MESSINA – “In meno di 24 ore abbiamo ripulito dalle imbrattature il Monumento ai caduti in piazza Unione Europea. Non la daremo mai vinta agli incivili”. Il sindaco di Messina Federico Basile annuncia che è stato completato il lavoro di pulizia alla vigilia della cerimonia del 25 aprile.

Aveva commentato a caldo lo stesso primo cittadino: “Davvero non capisco quale sia il senso. Una ragazzata? No, questo vuol dire non amare la propria città. Non possiamo darla vinta agli incivili che vogliono ridurre la città uno schifo. Non ci sono commenti da fare. Non siete più bravi o intelligenti degli altri. Siete gente senza rispetto”.

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2 commenti

  1. Beccarli no? Ci sono telecamere in zona, Andate a prenderli a casa.

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  2. Cogito Ergo Sum 25 Aprile 2024 08:13

    Il Monumento ai Caduti di Messina, ha un suo preciso valore morale : ricorda, infatti chi ha dato la propria vita per proprio Paese, al Fronte. Nel secolo scorso, il giornalista e politico Giovanni Spadolini evidenziava come quel Primo Conflitto Mondiale, rappresentasse la conclusione delle Guerre Risorgimentali (peccato, aggiungo io, che cio’ non spiegasse , in tutto e per tutto, il passaggio dalla Triplice Alleanza alla Triplice Intesa del Regno d’Italia, ( non avendo accettato la proposta da parte dell’Austria Ungheria, di cedere Trento e Trieste, terre irredente, in cambio della neutralità italiana) . Già : ma dopo ? Intendo, con la successiva nascita delle dittature in Europa e lo scoppio del Secondo Conflitto Mondiale ??? Perchè semmai, questo indicava anche qui la politica, la diplomazia, le trattative, avevano fallito, mancato una preziosa occasione di pace.. Insomma : sia nel 1914 che nel 1938, si voleva, de facto, la guerra. Proprio come adesso. Ma questo non giustifica prendersela con un monumento marmoreo. Occorre invece, ritrovare il gusto, la passione per la discussione politica, l’impegno per il voto. In altre parole, confrontarsi, andare in massa a votare, senza pericoloso astensionismo, per far vincere il pacifismo, la democrazia ed il rispetto delle idee altrui. Oggi, io vedo molto disincanto, molto disinteresse (anzi troppo), troppa passività. MI ricordo a Milano, negli anni ’60 i capannelli di gente che, dopo il lavoro, discuteva animatamente, soffermandosi, al tramonto, a Piazza Duomo. E personalmente, non ho mai dimenticato quando, al Liceo Classico Maurolico, i nostri professori di Italiano e Storia – Filosofia, ci incoraggiavano alla discussione ed al confronto delle idee. Mi chiedo, allora, quanto oggi questo accada, nel mondo della scuola. Per dirla come Bertold Brecht “QUANDO UN POPOLO DIMENTICA LA PROPRIA STORIA, E’ FATALMENTE CONDANNATO A RIPETERLA”

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