Asm Taormina, una sola condanna confermata per gli appalti truccati

Asm Taormina, una sola condanna confermata per gli appalti truccati

Alessandra Serio

Asm Taormina, una sola condanna confermata per gli appalti truccati

martedì 19 Marzo 2024 - 07:03

Condanna in appello ma "con sconto" per l'imprenditore della jonica. Ma il processo principale sugli appalti truccati è ancora aperto

MESSINA – Resta in piedi una sola condanna per gli appalti dell’Asm di Taormina, sfociata il 3 novembre 2021 nel terremoto societario e le sospensioni del funzionario Santo D’Agostino. Il processo principale è però ancora in corso in primo grado.

La sentenza d’appello

Intanto la Corte d’Appello di Messina ha confermato la condanna per l’imprenditore Francesco Cipolla, riconoscendogli le attenuanti generiche e quindi uno “sconto di pena”, che scende a 2 anni e 10 mesi, che ha anche l’interdizione a contattare con la pubblica amministrazione per 5 anni. In primo grado, nel 2022, il processo in abbreviato si era chiuso per lui con la condanna a 5 anni di reclusione. Erano invece stati scagionati i catanesi Pietro Monaco e Vincenzo Caserta. La Corte d’Appello ha confermato le assoluzioni.

Imprenditori e dirigenti Asm alla sbarra

La partita giudiziaria sull’Azienda servizi municipalizzata di Taormina non è però ancora chiusa. E’ ancora in corso il processo di primo grado per lo stesso D’Agostino e gli imprenditori Alfio Lo Pinto e Giuseppe Sabato di Taormina; Giuseppe Piccolo di Fiumedinisi; Carmelo Portogallo di Mascali, Salvatore Vercoco di Biancavilla e Antonino Giacona di Mascali; infine Agostino Pappalardo (62) di Taormina. La prossima udienza davanti al Tribunale di Messina è fissata per il prossimo 3 aprile, saranno ascoltati diversi testimoni.

L’Asm è parte civile assistita dall’avvocato Giovanni Mannuccia, mentre gli imputati sono stati assistiti dagli avvocati Orazio Carbone, Gianluca Gullotta, Isabella Barone, Antonio Noè, Antonio Scarcella e Giuseppe Floresta.

Gli appalti truccati

A condurre le indagini è stata la Polizia di Taormina, guidata dal commissario Fabio Ettaro, che ha ricostruito i retroscena di tutti i lavori affidati dall’azienda acquedotti nel 2020. Sotto processo sono così finiti i titolari delle imprese che hanno partecipato alle gare o hanno avuto in affidamento diretto, in appalto o subappalto i lavori all’acquedotto nel 2020. Gare truccate, fondamentalmente secondo l’accusa, perché in alcuni casi affidati direttamente in violazione delle normative previste, subappaltati a ditte non autorizzate, o con imprese concordate.

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