Ponte sullo Stretto, il ministero dell'Ambiente chiede 239 integrazioni

Ponte sullo Stretto, il ministero dell’Ambiente chiede 239 integrazioni

Redazione

Ponte sullo Stretto, il ministero dell’Ambiente chiede 239 integrazioni

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martedì 16 Aprile 2024 - 15:52

Ecco cosa riguardano

Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha richiesto 239 integrazioni di documenti alla Società Stretto di Messina nell’ambito della valutazione del progetto del Ponte. Nello specifico, per la Valutazione di impatto ambientale (Via) sono state richieste 155 integrazioni. Altre 66 integrazioni sono state richieste per la Valutazione di incidenza (Vinca), che verifica le conseguenze di un’opera sui siti Natura 2000, i siti protetti di interesse Ue.

Per il Piano di utilizzo terre (Put) sono state richieste 16 integrazioni; per la Verifica di ottemperanza (Vo) 2. Lo si legge sul sito della Commissione Via-Vas del Mase (Ansa).

Nel giorno della Conferenza dei servizi sul tema ponte, arriva la notizia della richiesta d’integrazioni, consultabili sul sito istituzionale. In particolare, il ministero chiede “di indicare nella Carta delle interferenze con il sistema dei vincoli e nel Sistema dei vincoli e delle tutele ambientali e paesaggistiche; Vincoli assetto idrogeologico e nel Quadro d’insieme della pianificazione urbanistica anche le aree interessate dagli interventi di compensazione. E ancora: “Si richiede di aggiornare gli elaborati dello Studio d’Impatto Ambientale – Quadro di riferimento progettuale – Cantieri quali ad esempio il Quadro generale del sistema di cantierizzazione o i due Studi per l’individuazione dei Siti Provvisori e definitivi (Calabria e Sicilia) che riportano la cantierizzazione come presentata nel 2011 ma non aggiornata”.

Si legge nel documento: “Andranno forniti elaborati descrittivi e grafici aggiornati allo stato attuale sul sistema di cantierizzazione e viabilità a conferma di quanto ad oggi previsto: cantiere logistico (n. 5 per la
Sicilia e n. 1 per la Calabria); cantieri operativi : n. 12 per la Sicilia e n. 1 per la Calabria; pontili (n. 3 per la Sicilia e n. 1 per la Calabria); siti di recupero ambientale (n. 7 in Sicilia e n. 3 in Calabria); aree di ripascimento (n. 3 in Sicilia); discarica di rifiuti speciali non pericolosi (n. 3 in Sicilia e n. 1 in Calabria); aree di lavorazione (n. 3 in Sicilia); impianto di produzione (n. 1 per la Calabria); impianto di betonaggio (n 3 per la Sicilia e n 1 in Calabria)”.

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