servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – E’ la casa dei ricordi, dell’infanzia trascorsa insieme ai nonni e gli storici pescatori dell’antico borgo marinaro. Sul lungomare di Acqualadrone è sorta una casa-museo, interamente dipinta a mano da Nino Fornaro. “Ho scoperto l’arte a quasi 70 anni e non l’ho più lasciata”, racconta ai nostri microfoni. Ancora oggi si stupisce nel guardare le pareti colorate che ha dipinto guardando il suo mare.
Sirene, creature marine, barche e Nettuno spuntano dalle pareti della casa. Non si può non soffermarsi ad osservare e fotografare l’opera. Tutto è iniziato per caso nel 2018, il signor Fornaro non sapeva neanche di saper dipingere e ha iniziato a ritrarre il nonno Nicola e la sua barca. Anno dopo anno poi ha aggiunto dei pezzetti, fino a dipingere tutti i piani e tutte le pareti della vecchia casetta di pescatori, persino il contatore dell’acqua.
La sua opera è un omaggio ai nonni ma anche a tutto il borgo. Un luogo bellissimo ma spesso dimenticato o poco valorizzato, a parere di chi ci abita (vedi qui). Fornaro si è fatto promotore del comitato “Salvare Acqualadrone”, ha raccolto firme e chiesto interventi alle varie amministrazioni. Non vedendo però ascoltate le sue richieste si è rivolto, attraverso la sua arte, al dio del mare Nettuno affinché lo aiuti a salvare il villaggio.