Capo Peloro, il “Lanternino” e il masso della discordia: fuori le auto dentro i mezzi a due ruote. IL VIDEO

A proteggere la riserva di Capo Peloro ci penserà un macigno di 5000 kg. Antiestetico e poco funzionale per alcuni, perché se da un lato non consente alle auto di parcheggiarvi dall’altro non può impedire la sosta selvaggia dei motorini, disposti a tappeto lungo tutta l’Area Demaniale Marittima. Area in cui, tutto l’anno e non solo nei mesi estivi, vige il divieto di sosta con una sanzione per i trasgressori che, secondo il Codice della Navigazione, varia da 103 a 619€.
A piazzarlo all’ingresso dell’area è stato il Comune di Messina due giorni fa, e da allora si trascinano le polemiche, soprattutto da parte dei gestori dei due lidi, per i quali quella rappresenta l’unica via d’accesso per clienti e fornitori.
Ecco che un gruppo di consiglieri, comunali e della VI Circoscrizione insieme al Presidente scrivono al sindaco e all’assessore Cacciola una nota in cui chiedono la sostituzione del masso con un varco elettronico videosorvegliato al fine di garantire l’accesso ai mezzi di soccorso e l’attività di carico/scarico merci.
Non si contesta dunque la chiusura dell’area cosiddetta “lanternino”, da anni peraltro avallata dagli stessi, ma il modo in cui è stato fatto, con un masso che aldilà della polemica cozza con riserva e panorama.
Silvia De Domenico