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Crolli, infiltrazioni ed erbacce: benvenuti nella palestra di Ritiro. “Qui fanno sport gli invisibili” VIDEO

Servizio di Silvia De Domenico

MESSINA – La metafora del fiore che cresce in mezzo alla spazzatura per raccontare il disagio e la vergogna che provano ogni giorno gli allenatori che frequentano questo impianto. Si perchè la palestra comunale di Ritiro è avvolta da rifiuti ed erbacce. Gli atleti, le loro famiglie e gli ospiti per accedere alla struttura devono farsi strada fra la folta vegetazione, i calcinacci che cadono dal tetto e i rifiuti lanciati dall’esterno del cancello nella notte.

Un diamante immerso nel degrado

Questo per me è un diamante, che purtroppo cresce in una zona che ha tanto di quel bisogno”, ci racconta Filippo Frisenda, allenatore della SSR Baskin Messina. “Questa palestra è una risorsa per il nostro territorio, ma non si capisce perchè non si voglia intervenire sul volano della società che è lo sport”.

Quando piove il campo diventa una piscina

Durante tutto l’inverno le squadre hanno dovuto arrangiarsi come meglio potevano per allenarsi in un campo da basket che quando pioveva diventava una piscina. “Abbiamo fra le 16 e le 18 infiltrazioni sul tetto, quando piove si formano cascate e vere e proprie piscine”, continua Frisenda. Ma non solo. Ci sono anche problemi strutturali più gravi. Calcinacci che sono crollati qua e la, fili dell’elettricità scoperti, vegetazione spontanea che attraversa finestre e muri ed entra fin dentro gli spogliatoi. Su bagni e spogliatoi andrebbe aperto un altro capitolo, ma in questo caso sono le immagini del servizio a raccontare lo stato in cui versa la struttura. Non gestita ormai da troppi anni.

“Qui si allenano i più fragili della società”

Questo è l’unico impianto della città in cui si pratica il Baskin, il basket dell’inclusione in cui giovani insieme disabili e giocatori professionisti. Qui si allenano ragazzi e ragazzi con disabilità cognitive e motorie. Una squadra che partecipa a campionati regionali e nazionali con ottimi risultati e che è costretta ad ospitare le squadre avversarie in queste condizioni. “Questa palestra è frequentata dai più fragili della nostra società e lo teniamo nell’ambiente peggiore che ci possa essere”.